Sonia Bregoli

Turismo responsabile e sostenibile

In questa puntata di Please On Stage dedicata al Turismo Responsabile ed al Turismo Sostenibile incontriamo Sonia Bregoli co-fondatrice della rete e del festival IT.A.CÀ.

Sonia Bregoli è responsabile comunicazione nazionale del festival e da sempre impegnata nella sua progettazione e sviluppo con particolare riferimento alla gestione della community ed alle relazioni con i territori.

Con lei abbiamo parlato di turismo responsabile e sostenibile e di come in questi mesi possa essere riprogettata una proposta turistica, riflessioni emerse durante l’ultima edizione del festival.

Cos’è il turismo responsabile?

Il turismo responsabile (spesso utilizzato come sinonimo di turismo sostenibile) è un vero e proprio approccio o stile di fruizione del prodotto turistico.

Le radici, di questo che oggi è quasi uno stile di vit,a affondano negli anni ottanta quando iniziano a sorgere le prime domande sul tema della sostenibilità e del turismo sostenibile.

Questo nuovo approccio al turismo si basa su due differenti attenzioni: attenzione al luogo ed all’ambiente, attenzione alle popolazioni ed alla cultura.

Il turismo sostenibile inizia quindi a diffondersi come elemento di cura del territorio e dell’ambiente. Il turista cerca di muoversi con modalità lente (slow-tourism) e cerca di viaggiare leggero, cioè senza portasi elementi che poi diverranno impattanti nel luogo visitato.

Ecco che la mobilità sostenibile (camminate, bicicletta, mobilità elettrica, mezzi collettivi) rappresenta la prima scelta del turismo sostenibile, ma cresce anche l’attenzione a cosa ci si porta dietro e quindi il viaggio arriva a divenire più “frugale” nei mezzi e più ricco nei fini.

Infine un aspetto importante del turismo sostenibile è rappresentato dalla fine dell’esperienza turistica. Una fase in cui tutto ciò che è stato un impatto inevitabile deve essere il più possibile eliminato (rifiuti, modifica dei luoghi, ripristino di condizioni naturali, compensazioni).

Il lato più sociale o se preferiamo l’aspetto legato al turismo responsabile invece impatta essenzialmente le popolazioni e la cultura.

Se da una parte in genere il turismo responsabile è guidata da una forte ricerca di scoperta delle radici culturali di un popolo, dall’altra è anche spinto dall’interesse di non impattare sulle popolazioni in maniera negativa.

Di fatto il turismo responsabile può essere considerato come un aspetto chiave del turismo esperienziale, anche se non ne è oggi necessariamente correlato. Si basa infatti sul desiderio di scoprire e conoscere le reali radici culturali e sociali di un territorio.

Per fare ciò il turismo responsabile deve basarsi sulla consapevolezza che ogni luogo è portatore di ricchezze e che tali ricchezze non possono essere scoperte meramente attraverso l’occhio di una macchina fotografica, ma richiedono un elemento umano molto più intenso: la relazione.

Da ultimo il turismo responsabile è caratterizzato da alcuni aspetti etici di notevole impatto per i luoghi oggetto del viaggio. Innanzitutto l’aspetto economico, il turismo responsabile infatti si caratterizza per una forte spinta a lasciare la ricchezza sul territorio visitato. Si predilige quindi viaggiare in piccole strutture, in famiglia, addirittura visitare imprese e piccoli artigiani invece che villaggi turistici o parchi divertimento.

Una ricerca di autenticità che però permette di portare vantaggi economici diretti ai territori.

Il turismo responsabile in Italia

L’Italia sarebbe un paese naturalmente e socialmente vocato al turismo responsabile ed al turismo sostenibile. Vediamo alcuni esempi e perché il turismo responsabile dovrebbe essere la prima proposta turistica del nostro paese.

L’Italia è famosa per i campanili, i dialetti, le bellezze e le ricchezze sociali e culturali. Ogni borgo, ogni frazione, ogni comune ha una qualche caratteristica unica nel suo genere. Abbiamo una biodiversità culturale unica al mondo.

L’Italia è il paese al mondo con la maggiore biodiversità ecologia e paesaggistica al mondo. Possediamo una patrimonio in ricchezza genetica ed in relativa diversità paesaggistica ed ambientale unici. Ciò è dovuto ad una posizione geografica e ad una morfologia molto particolare.

Nei secoli l’Italia è stata “invasa” e “conquistata” in maniera violenta o pacificamente da popolazioni provenienti da tutto il mondo. Ma si è anche arricchita dalle loro culture creando una bio-diversità antropologica incredibile e una ricchezza culturale unica al mondo.

Il nostro paese è un ponte nel Mediterraneo che si estende dal continente Europeo toccando paesi con clima continentale fino a lambire l’Africa. Una catena montuosa importante come le Alpi che dona climi tipicamente montani, una catena bassa e dolce come l’Appennino che la divide in due, un mare poco profondo ed uno dalle caratteristiche quasi oceaniche.

Caratteristiche che donano al nostro paese una diversità climatica incredibile, in un fazzoletto di terra. Diversità climatica che ha modellato il paesaggio creando, a pochi chilometri di distanza, paesaggi glaciali e dolci colline, deserti e laghi, mare e piste da sci.

Questa ricchezza poco si adatta al turismo di massa mordi e fuggi. Apprezzare davvero le peculiarità di un territorio richiede un viaggio immersivo e la trasformazione del viaggio stesso in elemento di scoperta. Ecco che il turismo responsabile e sostenibile assumono il ruolo di strumento essenziale per apprezzare appieno la bellezza del nostro paese. 

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Oggi dobbiamo attivare ed attivarci per immaginare un futuro migliore ed essere più resilienti. Le due cose possono andare a braccetto e aiutarci a crescere anche economicamente.

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 IT.A.CÀ ed il turismo responsabile

Con Sonia Bregoli abbiamo cercato di comprendere come il turismo responsabile possa essere elemento costituitivo e di sviluppo del nostro paese.

IT.A.CÀ è prima di tutto una rete e poi un festival. Una rete di appassionati, non necessariaamente professionisti, che curano eventi e momenti culturali legati alla scoperta e riscoperta dei loro territori.

Ogni territorio che decide di aderire costituisce un nucleo di aggregazione, sviluppa eventi ed approfondimenti legati alle peculiarità specifiche del luogo, li declina interpretando un tema nazionale deciso nel coordinamento di tutti i partner italiani.

Ogni anno, chiuso l’evento, ci si ritrova in presenza per alcuni giorni per confrontarsi e per approfondire le esperienze vissute. Un momento formativo e relazionale molto importante e forte che per la prima volta quest’anno non potrà essere in presenza.

La rete vive da 12 anni e sviluppa i suoi progetti in 9 regione ed ogni anno i partner si allargano e il programma si arricchisce. Questo perché, ci dice Sonia Bregoli, IT.A.CÀ è prima di tutto una rete di esperienze e motivazioni: un codice aperto.

L’esperienza di IT.A.CÀ rappresenta, a nostro avviso, l’esemplificazione di come la collaborazione e la cooperazione possa rappresentare un elemento costituitivo dello sviluppo territoriale e della pianificazione di qualunque progetto di marketing territoriale.

Con Sonia Bregoli abbiamo visto come anche piccoli gruppi possono farsi carico di progetti molto complessi e portarli a conclusione con grande successo se si affiancano le competenze alla voglia di fare, l’interesse particolare alla forza dell’aggregazione per l’interese territoriale.

Ecco che molti degli esempi che ci porta Sonia Bregoli sono esempi di piccole realtà che, supportati dalle competenze della rete, riescono ad animare territori a volte marginali ed arricchirli di presenze e di nuovi modelli di sviluppo locale.

Un esempio che si è dimostrato virtuoso anche quest’anno in piena pandemia, modificando l’offerta turistica e la proposta collaborativa della rete stessa e riorganizzando il proprio modello organizzativo. Un’offerta che è stata apprezzata e ha portato un importante successo.

Turismo Responsabile

Il viaggio è importante come la meta

Viaggiare come elemento di scoperta e di approfondimento

Il turismo slow come stile di vita per scoprire anche ciò che abbiamo sempre davanti gli occhi, perché abbiamo disimparato a meravigliarci

Come fare turismo responsabile in Italia?

Le opportunità per fare turismo responsabile in Italia sono tantissime e l’offerta è molto ricca. Basta partire dai link in questa pagina o da una banale ricerca online per trovare offerte di turismo responsabile e turismo sostenibile davvero ricche e variegate.

Se invece passiamo dall’altro lato e dall’offerta ci spostiamo verso la domanda la risposta è necessariamente più articolata. Stiamo parlando di una tipologia di turismo fortemente valoriale ed esigente.

Proporre un’offerta legata al turismo responsabile o al turismo sostenibile richiede un’analisi delle carattristiche aziendali importante ed una progettazione del prodotto turistico molto più complessa. Richiede spesso un ripensamento del modello di business dell’impresa turistica.

Ma andiamo per gradi e vidiamo di tracciare i punti chiave che caratterizzano questo tipo di offerta e come costruirla. 

Un brand forte deve essere credibile

Il turismo responsabile ed il turismo sostenibile si rivolgono a nicchie caratterizzate da elementi etico- valoriali molto forti.

Rispondere ai bisogni di tali fruitori è quindi un problema molto complesso.

La prima cosa che un soggetto offerente deve fare quando decide di avventurarsi in questi percorsi è analizzare il proprio brand, il proprio comportamento, la percezione che gli utenti hanno dello stesso.

Si tratta di un elemento imprescindibile e necessario.

Bisogna comprendere dove si è credibili e dove invece non lo si è. Bisogna pianificare azioni di re-branding dove non si è credibili. Bisogna ricostruire ogni elemento di percezione per rendere tutto coerente con la proposta che si intende fare.

Siccome parliamo di percezione, il processo è tutt’altro che facile. Non basta installare un impianto fotovoltaico per ottenere una percezione del proprio brand coerente, può bastare un mozzicone di sigaretta per perdere di credibilità.

Bisogna arrivare ad analizzare tutti gli elementi strutturali e comportamentali, pubblici e privati, di tutti i soggetti coinvolti. Quindi anche la formazione dei dipendenti o la rinegoziazione degli accordi con i fornitori, ad esempio, possono divenire elementi chiave.

Ci si rivolge ad un pubblico esigente, si deve essere esigenti con se stessi.

Raccontaci le tue esperienze

Le soluzioni e gli esempi per sviluppare percorsi di sostenibilità ambientale e sociale in Italia sono tanti quante sono le aziende probabilmente. Ognuno di noi può trovare idee e soluzioni innovative per lavorare in maniera intelligente. Raccontaci le tue esperienze, le tue semplici e piccole azioni, i grandi progetti che segui. Aiuta gli altri a fare di più. I suggerimenti interessanti saranno pubblicati citando l'autore o, se di interesse potranno essere pubblicati come articoli. Se vuoi rimanere aggiornato registrati sotto, riceverai un'email con le novità del sito solo sui temi di tuo interesse. Niente spam.

Costruire un’offerta per il turismo responsabile

Il passo successivo prevede un forte lavoro di progettazione del prodotto turistico.

Ciò cambia molto in funzione del soggetto proponente ovviamente. Un territorio organizzato in comunità territoriale offrirà unn prodotto completamente differente da un B&B con una sola camera. Ma ciò non toglie che il processo sia sempre lo stesso per grandi linee.

Vediamone i punti chiave:

  • Definizione della proposta valoriale
  • Definizione della proposta tecnica ed economica
  • Sviluppo del supporto tecnico, tecnologico, logistico, culturale a supporto
  • Promo-commercializzazione
  • Costruzione di una adeguata narrazione a supporto

La proprosta valoriale dovrebbe essere sempre unica, chiara, riconoscibile, identificabile. In un progetto di turismo responsabile ciò è ancora più vero e dovrebbe essere meno fumosa possibile.

Una volta definita la proposta valoriale ne nascerà di conseguenza un possibile target (nicchia) di utenti appetibili per tale proposta. Tale target avrà caratteristiche più o meno omogenee con specifiche richieste ed esigenze.

Su tali esigenze si dovranno disegnare o ridisegnare le soluzioni da adottare per far vivere l’esperienza di un prodotto di turismo responsabile. La coerenza deve essere il mantra, anche e soprattutto nei dettagli.

Finalmente siamo alla fase di promo-commercializzazione. Anche qui l’elemento di coerenza deve essere fondamentale sia nella scelta dei canali di vendita che nelle modalità stesse della vendita.

Infine abbiamo la narrazione, elemento che in realtà dovrebbe svilupparsi in tutti i punti precedenti. la narrazione è ciò che ci facilita la percezione e quindi la valutazione di un prodotto.

Ma attenzione il marketing esalta le caratteristiche di un prodotto non le modifica. Una buona comunicazione di un cattivo prodotto può portare al risultato di accentuarne le caratteristiche negative.

Nel turismo responsabile una buona narrazione può anche fare la differenza creando legami molto forti con il fruitore e sviluppando una scia di narrazione positiva che andrà molto oltre gli strumenti diretti messi in campo.

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