
Giacomo Lepri e lo sviluppo territoriale
Nella seconda puntata di Please On Stage abbiamo parlato di sviluppo territoriale locale e sostenibile con Giacomo Lepri presidente e co-fondatore della Cooperativa Agricola Coraggio di Roma.
Giacomo Lepri è uno dei fondatori della cooperativa e tra le persone più attive nel percorso di recupero ed accesso alle terre pubbliche abbandonate o sottoutilizzate dell’agro romano. Un percorso culturale, politico ed imprenditoriale che si intrecciano nella sua vita e sfociano nel progetto di recupero del Borghetto San Carlo.
Ancora una volta un dialogo con una persona dalle mille sfaccettature e dai tanti percorsi di piccola e grande innovazione.
Innovazione per noi è coniugare i propri interessi con i bisogni del mercato in maniera sostenibile
La storia della Cooperativa Agricola Coraggio è una storia di lotta contro il cemento, aree verdi, istanze politiche e relazioni umane che si intrecciano in un progetto di sviluppo territoriale profondo. “Idealmente e come gruppo siamo nati nel 2011 quando operavamo nel Coordinamento Romano per l’Accesso alla Terra ed oggi la Cooperativa Agricola Coraggio gestisce i 22 ettari di Borghetto San Carlo” ci racconta Giacomo Lepri.
Uno spazio recuperato all’incuria, sulla via Cassia, e trasformato in luogo di innovazione sociale. Da spazio abbandonato a “piazzetta verde” come lo chiama Giacomo Lepri. Un esempio di sviluppo territoriale che da spazio diviene luogo, da problema diviene vantaggio per la collettività e progetto di impresa.
Lo sviluppo locale sostenibile come risposta ai problemi
Un esempio di sviluppo territoriale quasi da manuale, in cui i ragazzi della cooperativa hanno saputo seguire, inventare e re-inventarsi esempi ed elementi di innovazione sociale partendo da uno sviluppo locale partecipativo, ascoltando e trasformando un’intuizione in progetto di impresa.
Il nome della Cooperativa Agricola Coraggio non è certo un elemento poco utile per comprendere bene quale deve essere stato ed è l’elemento fondamentale per avviare un progetto di innovazione sociale in un territorio difficile come Roma. Non solo per le specificità di Roma alle quali si devono aggiungere le difficoltà tipiche della burocrazia italiana, ma anche per la complessità di una progettazione di così ampio respiro.
In questo l’insegnamento che ci lascia Giacomo Lepri è fondamentale: “Non basta avere la passione, bisogna studiare e fare anche quello che serve per sviluppare un’impresa che stia sul mercato“. Un’apparente banalità, sottolinea lui stesso, ma poi al momento del bisogno ci si rende conto come questa non è poi per nulla una banalità.
Il loro progetto è un vero presidio territoriale in una città che rischia di essere asfittica e ferma. Un’impresa che oltre a cercare di produrre reddito, sviluppa anche tutela del territorio.
Grazie al progetto di tutela e lotta contro l’erosione genetica ad esempio, conducono una vera battaglia di trincea nel campo dello sviluppo locale sostenibile attraverso la tutela della biodiversità. Biodiversità che rappresenta una delle più grandi ricchezze che abbiamo in questo paese e che è così ignorata dal mondo agricolo.
Sviluppo locale partecipativo come modello di business
La Cooperativa Agricola Coraggio ha adottato un modello di business costruito sullo sviluppo locale partecipativo. La partecipazione e l’apertura sono un vero modello per anticipare le esigenze dei clienti, creare nuove nicchie di mercato e sviluppare i settori consolidati.
Un esempio apparentemente banale è l’area pic-nic. Dapprima creata per un’esigenza del quartiere e per far “entrare” in azienda i cittadini a scoprire cosa era diventato e cosa poteva diventare Borghetto San Carlo. Poi, sempre grazie all’ascolto, diviene uno spazio di socializzazione. Teatro, cultura, letture, artisti, mostre e molto altro viene sviluppato in uno spazio aperto e disponibile.
Ma non basta, la possibilità di utilizzare uno spazio verde per socializzare attorno al cibo, scoprire nuove opportunità, entrare in relazione con progetti che hanno tante possibilità di narrazione è un elemento che risulta vincente in molti progetti simili.
E ancora di più lo spazio diviene anche luogo di vita e di lavoro. Ecco allora la richiesta di una connessione wi-fi e di servizi ulteriori, un modo per avvicinare altre persone ed allargare la fruizione. Un meccanismo che si autoalimenta, se correttamente gestito.
Seguire le esigenze dei clienti, progettare ed inserire nel ciclo produttivo non solo le loro richieste, ma gli stessi clienti è un elemento tipico dell’Open Innovation. Elemento che riesce a trasformare le imprese in presidi locali di resilienza.
Non a caso infatti, con il Covid che blocca altre realtà, la Cooperativa Agricola Coraggio riesce invece ad avere una vera e propria spinta. Cresce l’afflusso di persone in maniera molto importante. Il bisogno di certezze, di sicurezza, di tranquillità è alimentato da una vicinanza fisica e relazionale che è facile da vivere e sentire. Un elemento vincente in periodi di crisi come questo.
Please on Stage - Innovatori a confronto
Please on stage è un evento aperto, un percorso di dialoghi con innovatori. Ospitiamo ogni martedì alle 18.00 un innovatore e parliamo di quello che è per lui l’innovazione, di come ha sviluppato il suo percorso e di come poter diffondere i concetti dell’innovazione aperta.
Ci poniamo domande e cerchiamo di comprendere le lezioni che ognuno di noi nel suo lavoro ogni giorno apprende. Un modo per imparare in maniera condivisa.
Se conosci un innovatore, se sei un innovatore, se vuoi scoprire come lavorano gli innovatori seguici. Ogni martedì alle 18.00.
Innovazione territoriale
Con Giacomo Lepri, presidente della Cooperativa Agricola Coraggio
Sviluppo locale sostenibile e partecipativo
Modelli di business sostenibili
Sviluppo territoriale sostenibile ed agricoltura
A Borghetto San Carlo i ragazzi della Cooperativa Agricola Coraggio coltivano circa 15 ettari a cereali. Ma hanno scelto di privilegiare cereali a rischio erosione e quindi hanno scelto quasi 50 varietà tra cui varietà antiche e varietà a rischio erosione genetica. Cereali trasformati localmente con attenzione.
Vi è un frutteto ed anche qui non la banale coltivazione estensiva, ma 6 specie di alberi da frutta per circa 50 varietà scelte tra varietà locali, antiche e anche qui a rischio erosione. Il tutto in collaborazione con ARSIAL, l’ente regionale che, tra l’altro, si occupa della tutela del patrimonio genetico regionale. Un modo per fare sviluppo territoriale sostenibile in maniera seria, scientifica e economicamente redditizia.
Vogliamo essere uno spaccato delle potenzialità dello sviluppo sostenibile del nostro territorio
Sviluppo territoriale sociale
Non solo un progetto di sviluppo territoriale agricolo, ma anche e soprattutto un esempio di innovazione sociale locale che coinvolge sempre più ampi settori del territorio romano. Ciò permette di creare cultura della sostenibilità e promozione dei valori di impresa in maniera sana, etica e sostenibile.
In questo la formazione delle persone assume un ruolo di estrema importanza. Un imprenditore non può che essere una persona in continua formazione. Lo studio e l’apprendimento sono elementi vitali per affrontare le sfide moderne dove la velocità ed il cambiamento sono fattori caratterizzanti l’esperienza di impresa.
Per essere imprese resilienti quindi è necessario prepararsi ogni giorno. Se da una parte la sostenibilità può rappresentare forse una carta vincente in agricoltura, permettendoci di leggere i problemi ambientali e cercare di affrontarli con maggiore consapevolezza, dall’altra l’attenzione al coinvolgimento sociale ed alla progettazione partecipata permette di essere sempre in sintonia con il mercato.
La sostenibilità ambientale e sociale come elemento quasi “camaleontico” che permette ad un’impresa di raggiungere la terza e fondamentale sostenibilità: quella economica. Troppo spesso la parte economica infatti è rappresentata come l’unico elemento realmente importante, come il fine di un’impresa, e questo modo di operare e di pensare all’impresa oggi si dimostra sempre più come un elemento di fragilità.
In Cooperativa Agricola Coraggio e in tante esperienze di rigenerazione territoriale e di innovazione sociale simili è possibile leggere gli elementi di un’impresa che fa della sostenibilità e della progettazione sociale l’elemento caratterizzante i suoi modelli di business.
Un’impresa che riesce ad adattarsi meglio ai cambiamenti repentini che il tempo che viviamo ci impone. Un’impresa resiliente.