Il territorio come prodotto
Prima di mettere in atto gli strumenti per un piano di marketing territoriale è opportuno comprendere come fare un piano di marketing territoriale, magari dando prima un’occhiata a questo articolo introduttivo. Si tratta di progetti complessi e che richiedono competenze molto variegate e spesso appannaggio di più persone.
Dopo aver compreso i concetti base dobbiamo comprendere come, alla fine, un territorio non è altro che un prodotto, complesso quanto si vuole, ma un prodotto.
Rispetto ad un prodotto qualsiasi però un territorio è caratterizzato per la sua complessità. Comprendere come fare un piano di marketing territoriale vuol dire comprendere come mettere a sistema la complessità del territorio e come coordinare e coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati, che in esso vivono e si muovono. Ecco allora che gli strumenti per un piano di marketing territoriale arrivano solo dopo che si è compresa la specificità di quel territorio.
Ecco allora che il primo degli strumenti per un piano di marketing turistico è la capacità organizzativa e comunicativa. Anzi ancor più precisamente il primo strumento da mettere in atto è la capacità relazionale. Un territorio è ricco di persone e di relazioni, di aziende e di associazioni. Ognuno con le sue specificità ed esigenze. Ecco allora che un’analisi dei bisogni, dei desideri e delle relazioni tra questi attori assume un ruolo fondamentale.
Il primo degli strumenti per un piano di marketing territoriale è costruire una mappatura dei bisogni e delle opportunità.

Nell’immagine precedente si può vedere uno dei tanti strumenti per un piano di marketing territoriale ed in particolare uno degli esempi di piano di marketing territoriale che utilizziamo in fase iniziale. Si tratta di uno dei tanti tools di MindMap che permette di avviare la mappatura dei bisogni e delle risorse.
Vedete come diviene visualmente semplice mappare i bisogni e quindi poi creare interazioni tra i soggetti del territorio. In questo modo si identificano in fretta anche tutti i soggetti con capacità relazionali e voglia di mettersi in discussione cercando nuovi rapporti. Elemento fondamentale in questa fase.
Un aspetto particolare del nostro utilizzo è quella di identificare le relazioni esistenti, quelle possibili e quelle testabili ma che ancora non sono nemmeno abbozzate. Ciò velocizza l’identificazione delle priorità di intervento.

L’analisi dei generatori di vantaggi e dei riduttori di difficoltà per i prodotti ed i servizi di un territorio ci permette di valutare come esso possa migliorare nella promozione delle sue peculiarità.
Trovare i punti chiari e condivisi da cui si originano o a cui afferiscono tali aspetti ci mette a disposizione uno degli strumenti per un piano di marketing territoriale essenziali per identificare la Unique Value Proposition.
Esempi di piano di marketing territoriale: identificare la Unique Value Proposition
Un aspetto fondamentale è trovare la Unique Value Proposition (UVP) condivisa dagli attori del territorio. Senza una UVP condivisa non esistono elementi da cui partire e un percorso ideale su come fare un piano di marketing territoriale davvero vincente. Un territorio è qualcosa di vivo e di ricco e mettere a sistema tale ricchezza intorno ad un’idea condivisa è fondamentale.
Tra gli esempi di piano di marketing territoriale che possiamo utilizzare in questa fase ci piace utilizzare lo strumento che vedete qui. La UVP nasce da un’idea che mette insieme sia l’analisi delle risorse (Vantaggi, Difficoltà, Attività) sia le retroazioni che esistono o si possono mettere in campo. Analizzando questo semplice grafico si può avviare un’azione di brain storming per identificare alcuni valori comuni che collegano le sezioni del grafico e da esse estrapolare la Unique Value Proposition di un territorio.
Strumenti per un piano di marketing territoriale: analisi del problema
Identificata la UVP dobbiamo porci davanti da un problema: cosa ci impedisce di realizzare un esempio di piano di marketing territoriale che metta in atto quel valore per tutto il territorio?
Questa è forse la parte più complessa da mettere in atto e da sviscerare perché è necessario analizzare le motivazioni di tutti gli attori del territorio e valutare quali sono gli ostacoli oggettivi, relazionali, psicologici che frenano ogni singolo attore dallo sposare il progetto.
A valle di ciò ci si deve elevare ed iniziare ad affrontare l’analisi per il territorio nel suo complesso. Una esempio di Model Canvas che utilizziamo come elemento fondante gli strumenti per un piano di marketing territoriale è visibile nell’immagine seguente.

Sviluppo dell’idea
L’ultimo degli strumenti per un piano di marketing territoriale che utilizziamo in maniera costante è in Model Canvas per lo Sviluppo dell’Idea. Si tratta di una fase cruciale che ci permette di comprendere qual’è l’idea principale, la chiave per costruire il primo dei vari esempi di piano di marketing territoriale che vedrà poi la luce nella soluzione finale.
Sviluppare un’idea di territorio è molto importante e prevede un’analisi approfondita del modello di creazione delle relazioni. Un modello che dovrà essere attuato affinché il progetto di sviluppo del Piano di Marketing territoriale divenga davvero condiviso.
Nell’esempio che vediamo di seguito possiamo immediatamente comprendere come lo sviluppo di un’idea di piano di marketing territoriale è legata all’analisi e sviluppo dei seguenti punti:
- Descrizione dell’idea
- Le motivazioni reali che portano a tale sviluppo
- L’analisi del contesto
- L’analisi di tutti i problemi che devono essere ancora risolti
- La Unique Value Proposition
- Le capacità necessarie, presenti o assenti utili a sviluppare il progetto
- Le restrizioni e le limitazioni che rischiano di vanificare il progetto

Strumenti per un piano di marketing territoriale davvero necessari
Abbiamo visto alcuni elementi idee ed esempi di piano di marketing territoriale ed i relativi strumenti utili per la sua redazione. In realtà ne utilizziamo molti altri e questi sono solo alcuni degli attrezzi che non mancano mai nella redazione di un piano turistico territoriale.
Ma come al solito lo strumento davvero essenziale è sempre uno ed uno solo: la tua testa.
Lavorare con un territorio è esaltante e difficile. È necessario porsi in ascolto e comprenderne le istanze con umiltà. Quell’umiltà che ci permette di vedere realmente ogni territorio come unico e di analizzarlo sempre e comunque come fosse la prima volta.
L’errore più grosso che possiamo commettere in questo lavoro è utilizzare gli strumenti per un piano di marketing territoriale in maniera standard e di non soffermarci a cercare nella cassetta degli attrezzi quelli che possono essere gli strumenti più adatti a quel singolo territorio. La nostra cassetta degli attrezzi deve essere molto ricca, ma da essa dobbiamo estrarre ogni volta un mix di idee su come fare un piano di marketing territoriale che contenga elementi unici e specifici. Solo così un progetto può avere una valenza davvero utile al territorio e a noi.
Vuoi sapere come operiamo? Vuoi richiedere un nostro servizio? Trovi tutte le informazioni sul nostro modo di operate in termini di marketing territoriale leggendo questa pagina.