Franscesco Matteucci ed il ruolo dell’Innovation Manager

Nella prima prima puntata di Please On Stage abbiamo parlato di innovazione tecnologica con Francesco Matteucci , Innovation Manager del Cluster Greentech della Regione Emilia Romagna,  ricercatore del CNR Nanotec e collaboratore di Fondazione Flaminia e Certimac.

Francesco Matteucci si occupa da oltre 20 anni di innovazione tecnologica applicata alle tecnologie green partecipando a vari progetti nel mondo della ricerca (Progetto Taranto del CNR ad esempio) e dell’impresa. Le sue ampie competenze gli permettono di lavorare in settori come il trattamento acque, le nanotecnologie, l’energia da fonti rinnovabili.

Se l’innovazione sostenibile è portare di fatto soluzioni che prendano in considerazione sempre e contemporaneamente gli aspetti economico, ambientale e sociale, nella pratica questi aspetti possono essere declinati in qualunque processo di innovazione che sia prettamente tecnologico e quindi ad esempio nella produzione di un microprocessore o un processo o che sia un modello produttivo.

Per fare innovazione è importante creare un ecosistema abilitante in cui far muovere tutti gli attori

Un ecosistema abilitante  l’innovazione richiede un modello organizzativo alla base e raramente le aziende Italiane riescono a dotarsi di modelli organizzativi ben strutturati, soprattutto le PMI naturalmente.

Se oggi l’innovazione e l’innovazione tecnologica in particolare, richiedono competenze e conoscenze esse non possono attuarsi e prendere corpo in una azienda senza una organizzazione che ne faciliti la diffusione. Una struttura improntata alla collaborazione è di gran lunga più facilitata nella produzione di innovazione tecnologica rispetto ad una struttura blindata e verticistica.

L’innovazione è una sorta di stato d’animo che permette di lavorare in maniera aperta e di fare della condivisione delle informazioni un vero modello operativo

Per fare innovazione tecnologica si deve lavorare in squadra

A differenza del mondo anglosassone e del mondo israeliano, che presentano modelli collaborativi molto evoluti per la generazione dell’innovazione, per le aziende italiane è molto difficile lavorare in squadra. I gruppi di lavoro e le condivisioni di informazioni sono spesso viste come un elemento negativo, quasi una perdita di tempo.

Purtroppo la base di questi modelli viene insegnata già nella scuola dove non siamo abituati ai lavori di gruppo, al voto di gruppo, alla crescita di gruppo. L’individualismo ci viene instillato sin da piccoli.

La scuola basa molto del suo percorso sull’apprendimento. Gli esami verificano l’apprendimento. Le interrogazioni verificano l’apprendimento. Così le spiegazioni forniscono apprendimento e i compiti a casa servono per misurare il livello di apprendimento. Bisognerebbe invece imparare un po’ dal mondo dell’innovazione dove l’apprendimento avviene a valle di un test. Un test che spesso ha più probabilità di fallire, altrimenti non sarebbe un test. Ecco l’innovazione tecnologica si basa proprio su questo. Non si testa, non si viene educati al test. Raramente nelle scuole esistono percorsi di apprendimento basati sul lavoro di gruppo. E questa è una grave carenza.

Quali sono le caratteristiche vincenti di un innovation manager?

Un Innovation Manager per Francesco Matteucci deve saper essere curioso e umile.

Una persona curiosa deve sapersi stupire della maggior parte delle cose che vede. Scoprire le novità in tutto. La curiosità ti permette di vedere i risultati di un test come un risultato. Ogni volta che fai un test ti aspetti un risultato, ma spesso ne ottieni un altro. Incuriosirsi e cercare di scoprire i perché di ogni test diviene l’arma vincente per l’innovazione tecnologica  e per un Innovation Manager.

L’umiltà è invece quella dote che ti permette di non considerarti mai arrivato e di avere sempre voglia di studiare ed approfondire di più.

Abbinando curiosità ed umiltà il ruolo dell’Innovation Manager assume un aspetto ludico molto importante. Fare innovazione è divertente e quindi appagante e nel campo dell’innovazione tecnologica l’aspetto ludico può assumere una valenza fondamentale.

Please on Stage - Innovatori a confronto

Pleas on stage è un evento aperto, un percorso di dialoghi con innovatori. Ospitiamo ogni martedì alle 18.00 un innovatore e parliamo di quello che è per lui l’innovazione, di come ha sviluppato il suo percorso e di come poter diffondere i concetti dell’innovazione aperta.

Ci poniamo domande e cerchiamo di comprendere le lezioni che ognuno di noi nel suo lavoro ogni giorno apprende. Un modo per imparare in maniera condivisa.

Se conosci un innovatore, se sei un innovatore, se vuoi scoprire come lavorano gli innovatori seguici. Ogni martedì alle 18.00.

Innovazione tecnologica

Con Francesco Matteucci, Innovation Manager

Innovazione tecnologica Ricerca e sviluppo.

I giovani devono avere il diritto di sbagliare

Se c’è un consiglio da dare ad un giovane è sicuramente quello di pretendere il diritto all’errore. Sbagliare deve essere un elemento formativo ed i giovani devono poter avere il diritto di fare, sbagliare e imparare. Dall’errore si capisce dove si è sbagliato e come ci si può rimettere in gioco per migliorare e crescere.

Il consiglio ad un imprenditore invece è cercare di comprendere le idee dei propri dipendenti e avere la capacità di dare loro sfogo es espressione. Non costruire ambienti castranti, ma facilitanti l’espressione e la sperimentazione.

I giovani devono pretendere il diritto all’errore.

Francesco Matteucci

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