Cosa? L’auto elettrica ha gia vinto?

Ma come si fa a sostenere che l’auto elettrica ha già vinto? È una follia!

Il mercato italiano dell’auto elettrica raggiunge si e nò alcuni punti percentuali ed io ho il coraggio di fare un articolo del genere? Un’auto ibrida, con le motivazioni assurde che hanno dimensionato questi incentivi, può essere acquistata per la metà di una elettrica. Sono impazzito?

No! Ho fatto 6.000km in un mese e mezzo (agosto-settembre 2023) e ho accompagnato un’amica dal concessionario, confermo….non c’è partita e senza aggiungere esempi come il crescere delle città 30 e la scadenza del 2035.

In questo mese e mezzo ho capito che per l’auto termica non c’è speranza e comprarla oggi è pura follia. Se poi qualcuno ha il coraggio di comprare un’auto ibrida…beh che dire….se l’è cercata ed è giusto che ne paghi lo scotto!

NdR: in questo articolo mi sono voluto un po’ divertire e prendermi/ti in giro.

Prendermi in giro pensando al primo viaggio fatto in elettrico ormai 100.000km fa.

Prenderti in giro immaginandoti una delle persone convinte della bontà dell’auto termica e dei tanti che condividono ogni giorno fake sui social. Se sei uno di questi non ti offendere, in fondo non è colpa tua sei solo vittima delle campagne di disinformazione fatte da chi deve liberarsi i magazzini da decine di migliaia di auto vecchie e che non hanno futuro. Non è poi così grave, siamo tutti vittime della pubblicità e dei venditori almeno una volta nella vita….

NON comprare un’auto ibrida!

Sgombriamo il campo da ogni dubbio, se sei indeciso su che auto comprare ed hai escluso a priori l’elettrico, primo mi dispiace per te, secondo prendi un GPL lascia stare l’ibrido.

Perché?

Semplice: costa di più di un GPL, consuma di più di un GPL, inquina di più di un GPL, ha bisogno di molta più manutenzione di un GPL, si incendia.

Si si incendia. Compreresti un’auto che ha quasi 4 possibilità su cento di esplodere?

Eppure quando vai dal concessionario non ti danno cornetti e acqua santa se compri un ibrido, anzi avendone i magazzini pieni cercano di togliersele di torno aiutati dai fantasmagorici incentivi che aiutano queste aziende a non fallire.

Nessun concessionario ti dirà mai ciò che le statistiche consolidate ci dicono e cioè che su 100.000 auto vendute oggi si incendiano:

  • 25 auto elettriche
  • 1.500 auto a benzina
  • 3.500 auto ibride

Cioè per ogni auto elettrica che si incendia se ne incendiano ben 60 a benzina e 140 ibride.

Insomma incrocia le dita, toccati dove preferisci e guida sperando che l’auto non si incendi mentre tu e la tua famiglia siete a bordo. Fatti una bella assicurazione contro l’incendio…..spera che poi ti copra…..e auguri!

Si lo so che lo sconto è molto allettante, ma prenderesti un biglietto aereo con il 50% di sconto sapendo che 4 aerei su 100 di quella compagnia precipitano? Io no, allora perché ciò non ti crea problemi per un’auto?

La transizione ecologica, soluzioni strategiche

Siamo partiti negli anni 20 anni fa con le zonizzazioni acustiche, poi siamo passati agli ampliamenti delle piste ciclabili e delle ZTL. Oggi sempre più ci stiamo rendendo conto che le città devono essere riviste, riprogettare e vissute come organismi viventi.

L’approccio alla pianificazione territoriale deve essere strategico e non può essere mero elemento tecnico di un singolo ufficio. Sempre più la multidisciplinarietà diviene la base decisionale chiave.

Da anni seguiamo progetti di sviluppo sostenibile delle aree urbane o di territori complessi, anche grazie all’utilizzo di strumenti di coinvolgiemento positivo e proattivo della popolazione.

Abbiamo imparato che la progettazione partecipata può divenire elemento di condivisione di responsabilità, una strategia vincente per cittadini e politici.

Se vuoi confrontarti con noi su questi temi scrivici. Iscriviti al form sotto per ricevere i nostri aggiornamenti.

Ma perché l’elettrico?

Te la scrivo facile….perché guidare un’auto a benzina è un salasso economico ed una fatica immane, un rischio inutile e una scomodità che nemmeno immagini se non hai mai provato altro.

Partiamo dai miei viaggi in estate, i colpevoli di questo articolo: 2 volte Ravenna-Lecce andata e ritorno, 3 volte Ravenna-Padova sempre andata e ritorno, altri viaggi locali per esigenze e lavoro. Morale quasi 6.000km in un mese e mezzo.

In autostrada ho trovato la benzina anche 2,2€, il che vuol dire che un utente attento ai costi del viaggio sceglie di avere almeno un’app con il costo del carburante nei vari distributori. Quando deve fare benzina cerca il distributore più economico, esce dall’autostrada e poi rientra.

Arrivato al distributore ovviamente, essendo quello più economico in zona, raramente lo trovi completamente libero, qualche minuto deve attendere. Poi vuoi non utilizzare i guanti? Naturalmente i salutari vapori ti tocca comunque sorbirteli. Morale: se va bene perdi 20-40 minuti prima di poter rientrare in autostrada.

Prendendo i dati di Autoscout24 vediamo che in media una auto benzina consuma 7,5 litri per 100 km, pari a 13 chilometri al litro. Quindi per percorrere quei 6000km avrei consumato circa 460 litri di benzina. Ora a 2,2€/l avrei speso circa 1000€. Facendo invece il pieno fuori dall’autostrada avrei speso probabilmente circa 1,9€/l quindi 855€, cioè avrei risparmiato 145€. Siccome per me i soldi hanno un discreto valore avrei fatto carburante fuori dall’autostrada come d’altronde facevo anni fa con il metano.

Guardando i tempi di percorrenza invece in un viaggio Ravenna-Lecce di quasi 900km avrei fatto almeno 3 soste da mezz’ora ciascuna per un totale di un’ora e mezza di ritardo e meno di 5 minuti di riposo a sosta.

Quidare da solo per 900km con 15 minuti di relax in coda attendendo il mio turno, a 52 anni diventa un discreto impegno fisico e mentale, almeno per me.

Vediamo cosa è successo nel mio viaggio in elettrico.

Grazie alle colonine di Free2X presenti in autostrada circa ogni 100km (quasi ovunque) posso viaggiare facendo varie strategie di ricarica, in funzione dei miei obittivi e delle mie valutazioni.

Prendiamo l’ultimo viaggio come esempio perché è stato quello economicamente più dispendioso.

Ho adottato una delle migliori strategie possibili in termini di velocità di percorrenza con un auto elettrica (relativamente alla mia auto ed al mio modo di guidare ovviamente).

Sono cioè partito con la batteria al 100%, ho caricato più o meno ogni 100-150km (mai sotto il 30% e mai oltre il 70% di ricarica della batteria), ho mantenuto una velocità di crociera intorno ai 110km/h con punte di 120km/h (ho trovato un discreto traffico oltre era impossibile guidando in sicurezza), ho dovuto fare dei tratti anche sotto i 70km/h a causa di rallentamenti vari. Insomma un viaggio medio di un agosto medio in A14.

Con questa strategia mi sono fermato 5 volte invece delle tre di un termico standard, con una media di circa 20 minuti a sosta per un totale quindi di circa 100 minuti e cioè un’ora e venti. Praticamente lo stesso tempo del viaggio in termica con uscita dall’autostrada, venti minuti in più rispetto ad un viaggio tutto in autostrada e sosta solo per fare carburante ed un giro in bagno.

Per attivare una colonnina ci si mette meno di un minuto, quindi durante questi 20 minuti sono andato al bar, ho preso un caffè o uno snack, ho passeggiato per sgranchirmi, ho fatto le solite chiacchiere con i soliti curiosi, ho conosciuto dei tedeschi in furgone elettrico, ho pranziato con dei panini in tutta tranquillità.

Mentre il viaggio sarebbe durato praticamente lo stesso tempo che con una termica, quando sono arrivato a casa ho messo la macchina in carica, sono andato a fare la spesa e la sera ho raccontato il viaggio alla famiglia fresco e senza particolari stanchezze. Ovviamente ciò vuol dire meno rischi, più attenzione e presenza alla guida, maggiore relax e godibilità del viaggio.

Attenzione, non raccontarti delle bugie: se vuoi viaggiare in tutta sicurezza esagerare con le velocità o fare meno soste ti espone a rischi che io non intendo correre. In meno di 20 minuti in autogrill non riesci a prendere nemmeno un caffè. Sii onesto con te stesso.

Io conosco i miei limiti e quelli della mia auto e preferisco non superarli, tenere una media di 130km/h con un traffico sostenuto ti fa arrivare prima, ma potresti anche non arrivare.

Non c’è partita, inutile negarlo

Ed ecco che arriviamo al nodo dell’articolo e cioè perché l’auto elettrica ha già vinto e lo spauracchio del 2035 è solo, appunto, uno spauracchio.

Abbiamo visto come fare quei 6.000km con un’auto a benzina sarebbe costato tra i 900€ ed i 1000€, come abbiamo visto che su 900km di singolo viaggio i tempi di percorrenza non sono poi così differenti.

Precisiamo che io al momento ho una Zoe 52kW e quindi un’auto nata non proprio per fare tutti quei chilometri in autostrada. È di fatto una comoda auto per famiglia, più di una city car, non certo paragonabile ad auto nate per viaggiare.

Ometto il fatto che viaggiando con auto carica i numeri cambiano sostanzialmente, ma ribadisco la mia non è un’auto per lunghi viaggi e quindi il confronto non avrebbe senso in quanto in queste condizioni la mia piccolina è oggettivamente meno perfornamente.

Aggiungiamo che una piccola parte di quei 6.000km li ho fatti ricaricando gratis a casa con il fotovoltaico e quindi a costo zero e per questo ho scelto il viaggo economicamente più dispendioso.

Vediamo quanto ho speso in realtà.

Ho fatto un primo abbonamento con l’operatore BeCharge scegliendo la tariffa BeElectric500 che mette a disposizione 500kWh/mese. Arrivato alla colonnina ho aperto l’app, ho comprato l’abbonamento, ho collegato l’auto e avviato la ricarica. Meno di 2 minuti.

Alla scadenza dell’abbonamento ho rinnovato passando ad un BeRegular100, operazione di circa 15 secondi.

In tutto i due abbonamenti mi sono costati 213€. Con queste flat posso ricaricare per un mese fino all’esaurimento dei kWh disponibili (600) nella quasi totalità delle colonnine europee.

C’è da considerare poi che la mia auto ricarica ad una potenza massima teorica di 50kW ed in alcune colonnine tale potenza è disponibile in realtà fino a 300kW. Ciò vuol dire che un’auto più moderna della mia avrebbe impiegato circa 1/6 del mio tempo (teorico), cioè non avresti il tempo di un caffè in autogrill.

Di fatto, rispetto ad un’auto termica, ho risparmiato 787€ circa con una percorrenza tutta in autostrada. In confronto invece con un autista che sceglie di fare il pieno ai distributori più convenienti avrei risparmiato comunque 687€.

Consideriamo infine che la percorrenza media di un’auto italiana oscilla tra i 10 ed i 15.000km/anno, di solo carburante ogni anno risparmio oltre 1300€.

Aggiungo infine che, avendo un box, posso caricare a casa e quindi di fatto quando ho necessità metto in carica la sera e ho l’auto pronta la mattina, per me il tempo di ricarica è spesso inesistente ed i costi teorici decisamente più bassi (con fotovoltaico sono nulli).

Zero tempo di ricarica è sempre più una realtà. Le colonnine sono relativamente diffuse quasi ovunque e raramente mi capita di stare fermo in auto ad attendere la fine della ricarica.

Attenzione abbiamo ancora bisogno che la rete cresca, ma rispetto al numero di auto circolanti è raro trovare colonnine occupate e non avere un’alternativa. La rete cresce molto più velocemente del numero di auto acquistate da noi italiani.

Ci sono aree del paese poco coperte come il Salento dove ho passato le mie vacanze. Qui la caccia alla colonnina non vandalizzata è uno sporto poco divertente. Ma anche qui la rete dimostra una discreta crescita nel tempo.

Molto più spesso mi capita di lasciare l’auto presso la colonnina più vicina mentre ne approfitto per pranzare, fare una riunione di lavoro, fare il bagno al mare, una nuotata in piscina, o la spesa, o……

Insomma non impazzisco più nella ricerca della soluzione più conveniente, cosa che invece iniziano a fare i proprietari di auto a benzina.

Ecco perché l’auto elettrica ha già vinto: solo considerando la differenza di costo del carburante un autista medio ogni anno risparmio oltre 1000€ a cui vanno aggiunte tutta una serie di spese che l’auto elettrica non ha. Se percorri molti chilometri puoi arrivare a superare agevolmente un risparmio di 5000€/anno.

In quanto si ammortizza il maggiore costo di acquisto rispetto ad un termico? Fai due calcoli…a me è capitato pochi giorni fa presso un concessionario. Dopo aver fatto due calcoli ho furbescamente chiesto: scusa ma allora dov’è la convenienza di un ibrido? La risposta è stata lapidaria: non c’è!

In conclusione:

  • rispetto ad un termico risparmi diverse migliaia di euro l’anno
  • se vuoi limitare i danni cercando il distributore più conveniente non hai alcuna convenienza nei tempi di percorrenza
  • la godibilità del viaggio è sempre di un altro livello considerata la tecnologia di un’auto elettrica rispetto ad un’auto termica di pari classe

posso tranquillamente dire che: l’auto elettrica ha già vinto, sei tu automobilista termico convinto che non riesci proprio ad accorgetene….ma questo è un problema tuo 😉

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