Torna a: Corso per promotori di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali
Le comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali nascono per iniziativa di molti italiani, ma sono frutto di accordi internazionali sull’ambiente e il futuro del pianeta che affondano le loro radici in un passato anche molto lontano.
Vediamo su quali basi poggia questa importante strategia per ridisegnare il futuro dal basso.
Il quadro generale e gli accordi internazionali
L’Italia negli anni ha aderito a tutti gli accordi internazionali in tema di lotta al riscaldamento globale, confermando il suo ruolo all’interno dell’Europa di paese che si è costantemente allineato, con vari livelli di entusiasmo e convinzione, alle scelta europee.
Siamo da sempre un punto di riferimento in Europa per spingere gli accordi internazionali sul clima e a tutela dell’ambiente, anche se in realtà il nostro ruolo è stato spesso caratterizzato da grandi valori ed obiettivi estremamente pragmatici e poco lungimiranti. Lo abbiamo visto sul tema del blocco delle auto a motore termico o sul tema delle ristrutturazioni edilizie. Slanci e grandi frenate allo stesso tempo.
Un quadro generale prevede a livello di politiche marco la firma dei vari accordi raggiunti nelle COP. Anche se non sempre messi concretamente in atto, il nostro paese ha però provveduto a sottoscrivere gli accordi generali. Meno attivo è stato invece sul tema degli accordi specifici che vengono firmati di volta in volta in questi consessi, in particolar modo per quanto riguarda ad esempio i temi legati al gas metano.
Se vuoi una mia valutazione su come sia andata ad esempio la COP27 puoi seguire questa serie di video su YouTube dove racconto quasi giorno per giorno l’andamento della COP27. Seppur non essenziale in questo percorso, può esserti utile per comprendere come si svolgano questi consessi. Puoi continuare a seguire tutti i video sul mio canale YouTube, sono montati in sequenza per cui ad ogni video segue il successivo.
The Green New Deal Europeo ed il corso post Covid
Il Green New Deal rappresenta una delle più importanti risposte europee alla lotta al riscaldamento climatico ed alle esigenze di rilancio del nostro continente dopo il colpo subito a causa della pandemia da Covid19.
Ho già scritto un articolo in merito e ti invito vivamente a leggerlo con molta attenzione per proseguire questo corso, lo trovi qui.
Sempre seguendo la sequenza storica e per importanza il processo europeo prosegue con un’altra pietra miliare della strategie europea che è rappresentata dal piano Fit For 55, percorso in cui l’Europa rilancia e spinge l’acceleratore verso la sostenibilità.

Anche in questo caso puoi fare ricorso ad un articolo che ho già scritto a suo tempo su questo tema e che trovi qui. Ti invito, ancora una volta, a leggerlo con attenzione perché rappresenta un punto importante in termini di comprensione del percorso che il nostro continente sta attuando verso la sostenibilità.
Un ulteriore step che il nostro continente ha deciso di attuare spingendo l’acceleratore verso un’economia che cresca sempre di più in termini di sostenibilità è l’ormai famosissimo Next Generation EU da cui discende il più grande piano di investimenti fatto nel nostro paese, sto parlando ovviamente del PNRR.
In considerazione del fatto che il PNRR rappresenta una delle principali risorse economiche su cui si baseranno la maggior parte degli investimenti in termini di transizione ecologica ed energetica, e quindi anche una delle più importanti risorse economiche per chi intende operare nell’ambito delle Comunità Energetiche Rinnovabili credo che sia utile segnalarti un’altra serie di video in cui cerco di spiegare semplicemente il PNRR italiano.
L’ho messo qui perché, pur essendo un piano nazionale, discende direttamente da risorse europee sia in termini economici che normativi. Come per la COP27 trovi il primo video a cui seguiranno gli altri per presentarti tutti i capitoli a carattere ambientale. Potrai proseguire la visione direttamente sul mio canale YouTube a partire dal video sotto.