Rimettiamo le giuste priorità al centro
Spesso pensiamo che insegnare la sostenibilità ambientale e sociale sia semplice. Ci sbagliamo. Per ottenere buoni risultati dobbiamo incidere sui comportamenti, non passare solo dei concetti.
Prova a pensare ai tuoi studenti, ai tuoi figli e pensa a come puoi insegnare loro la sostenibilità.
Una mattina li vedi marciare per il centro della tua città reclamando il diritto al loro futuro.
Immagina che marcino con i cellulari in alto. Ma prova a pensare che con quei cellulari si siano connessi con altre 1000 marce in tutto il mondo. Immagina un movimento autonomo, critico, motivato e non organizzato. Prova a immaginare per una volta abbandonando la tua abitudine alla dietrologia.
Ecco stai immaginando ciò che accade ogni venerdì in tutto il pianeta.
Che ruolo possiamo o vogliamo avere noi adulti in tutto ciò? Possiamo costruire un prodetto che si ponga l’obiettivo di una seria educazione allo sviluppo sostenibile delle nuove generazioni?
Insegnare la sostenibilità a scuola, in famiglia, nei luoghi della vita è una priorità? No? Eppure questi ragazzi chiedono solo questo. Avere il loro futuro al centro delle nostre preoccupazioni. Ma non è stato così anche per i nostri genitori ed i nostri nonni? Non hanno avuto, loro, il nostro futuro come priorità? Esistono tecniche di innovazione sociale utili per insegnare la sostenibilità a scuola?

Che palle, ancora discorsi negativi!
La scuola è inadeguata nei suoi programmi. La sostenibilità dovrebbe essere una materia da insegnare sin dalle scuole d’infanzia. Invece i programmi la contemplano da poco in maniera marginale. Dobbiamo affidarci a insegnanti motivati sul tema. Singole mosche bianche, forse come te.
In famiglia? Non c’è tempo, non possiamo approfondire e poi non siamo preparati.
Viviamo con la speranza dell’oggi. Viviamo concentrati sul fatto che nulla accadrà mai. Siamo eterni, felici e ricchi. Tutto funziona bene. Tutto va nella giusta direzione. Chi prova ad aprirci gli occhi è da isolare. “Comprendere come vivere sostenibili è complesso, diventarlo richiede sacrifici“. Niente di più falso. Essere sostenibili richiede solo la voglia di eliminare cattive abitudini.
E se non fosse così? Se fossimo semplicemente preda di una grande sbornia? E se ci svegliassimo improvvisamente con un gran mal di testa in un mare di vomito? Potremmo a quel punto tornare indietro? No, non potremmo più tornare indietro. Ci rimarrebbero solo i postumi della sbornia.
Ma da dove partire per insegnare la sostenibilità?
Ecco le domande fatidiche. Da dove partire per insegnare la sostenibilità? Dobbiamo porci l’obiettivo di insegnare alcuni temi o di progettare un serio percorso di educazione allo sviluppo sostenibile?
Abbiamo due possibili strade.
Dal basso come stanno facendo questi ragazzi. Con Greta Thumberg, ci chiedono di cambiare stili di vita. Iniziare dalle piccole cose.
Dall’alto: dalle istituzioni, dal governo delle nostre città.
Allora abbiamo molti strumenti e poche scuse. Il voto, la scuola, le scelte importanti sono le modalità di attuazione di tutto ciò.
Sicuramente però i punti chiave rimangono la scuola e la famiglia. I luoghi più importanti per la formazione. I luoghi dove insegnare la sostenibilità ogni giorno.
Come genitori non possiamo esimerci dalle scelte di campo. Dobbiamo ogni giorno cercare di alzare l’assicella. Dalla mobilità alla produzione di rifiuti. Dai consumi agli stili di vita. Dobbiamo essere esempio coerente.
Come insegnanti dobbiamo tornare ad essere formatori prima che insegnanti. Tornare ad essere maestri. Formare la coscienza sociale dei ragazzi e non solo e non più riempire solo la loro testa di informazioni.
Partiamo da noi
La risposta alle domande precedenti (Come essere sostenibili? – Come insegnare la sostenibilità? – Come insegnare ad essere sostenibili?) è evidentemente semplice. Ripartiamo da noi. Re-iniziamo a studiare prima che pretendere di insegnare la sostenibilità.
In questi anni abbiamo formato migliaia di studenti e centinaia di insegnanti. Crediamo che la formazione sia il metodo migliore per salvare il pianeta. Crediamo però in metodi formativi aperti e condivisi, dove il discente ed il docente si scambiano continuamente i ruoli e crescono insieme.
Le Nazioni Unite ci indicano la strata. Seguiamola. Partiamo dallo studio dei Millenium Goals. Gli SDGs che ci permettono di comprendere e scegliere i nostri target. Dove quel noi può essere indifferentemente lo stato o un singolo cittadino. Quel noi può essere l’impresa o uno studente. Possiamo declinare gli SDGs alla nostra vita quotidiana. Possiamo salvare il pianeta ritornando ad essere una comunità educante ed educata.
Per fare tutto ciò dobbiamo ripensare ai nostri paradigmi ed immaginare un progetto di educazione allo sviluppo sostenibile ed alla cittadinanza globale. Si perchè dobbiamo comprendere che siamo prima di tutto cittadini del mondo.
Impariamo e poi insegniamo la sostenibilità
Eccoci quindi al dunque. Abbiamo insegnato la sostenibilità a tante persone. Forse alcune migliaia. Dai nonni curiosi ai bambini delle elementari. Dai dirigenti di impresa ai politici. Dagli insegnanti agli studenti. Lo abbiamo fatto con strumenti come il gioco o la lezione frontale. Lo abbiamo fatto inventando soluzioni per rendere divertente un programma ministeriale. Ma sempre, sempre, abbiamo imparato qualcosa di nuovo.
Ora crediamo che questi anni di esperienza debbano essere condivise. Abbiamo deciso di offrire un percorso di formazione gratuito a tutti. Se vuoi seguire questo percorso non devi fare altro che registrarti qui sotto. Riceverai una email con le credenziali per accedere al corso in maiera totalmente gratuita.
17 Goals per 17 lezioni dove proveremo ad affrontare un percorso di apprendimento comune della sostenibilità.
Non salveremo il pianeta, ma tutti insieme impareremo di più. Noi e voi. Insieme.
Se in tanti ci darete dei suggerimenti, il progetto crescerà a vantaggio di tutti. Più sarete e più il progetto produrrà un vero e proprio percorso di insegnamento della sostenibilità.
A chi è rivolto “Insegniamo la sostenibilità”?
Il progetto “Insegniamo la sostenibilità” non è un progetto definito, è un’idea folle. Lo costruiremo via via. Insieme a voi. L’idea iniziale è di dare alcuni strumenti agli insegnanti ed ai genitori. Idee per insegnare gli elementi della sostenibilità ai loro figli e studenti.
Vi chiediamo di contribuire e aiutarci a svilupparle i vari percorsi, integrandoli e migliorandoli con le vostre esperienze.
Chiedeteci approfondimenti, nuove modalità, nuovi temi. Cercheremo di arricchire man mano che il progetto sarà seguito.
Inviateci contenuti, saranno integrati nel materiale.
Ad ogni aggiornamento tutti riceveranno una email con i link ai contenuti aggiornati o a nuove sezioni di “Insegnamo la sostenibilità”.
Insieme possiamo fare molto. Da soli…
Non c’è un forza di cambiamento più potente dell’istruzione: per promuovere i diritti umani e la dignità, per eradicare la povertà e attuare la sostenibilità, per costruire un futuro migliore per tutti fondato su diritti uguali e giustizia sociale, rispetto per le diverità culturali, la solidarietà internazionale e la condivisione delle responsabilità. Tutti questi sono aspetti fondamentali della nostra comune umanità.
Irina Bokova, ex direttore generale dell’UNESCO