50 gradi ed è subito record

L’11 agosto 2021 abbiamo toccato il record europeo di temperature massime misurando la temperatura di 48.8°C a Siracusa. Una temperatura mai toccata prima in Europa, nemmeno nei deserti spagnoli o nelle torride lande greche. Un record che è però destinato a cadere nelle prossime estati…

Basti pensare che fino al 2009 le giornate con temperature prossime ai 50 gradi centigradi a livello mondiale non hanno mai superato le 14 giornate/anno. Nei 10 anni successivi abbiamo misurato ben 26 superamenti all’anno di medie con temperature estreme anche se in grandissima parte essi sono stati misurati nei deserti delle fasce equatoriali e dell’Australia, luoghi dove tali temperature è più facile attendersele.

Negli ultimi anni invece stiamo osservando, oltre ad una fortissima intensificazione delle frequenze del fenomeno anche ad un allargamento dell’areale.

Ecco che siamo arrivati a misurare temperature superiori ai 45°C e prossime ai 50 gradi nelle aree dell’europa del sud o in aree in fasce climatiche simili come il Canada. Se in Italia i 48,8°C di Siracusa sono stati un fenomeno puntuale e limitato nel tempo, per fortuna, in Canada, dove sono stati raggiunti i 49,6°C, le temperature estreme si sono misurate per moltissimo tempo ed in aree molto vaste  registrando una stagione pesantissima costata oltre 700 morti e centinaia di incendi.

Una stagione caratterizzata da distruzione di interi territori boschivi e delle aree urbane e rurali presenti. Non è difficile prevedere che in queste aree le piogge torrenziali ed il dissesto idrogeologico nei prossimi anni faranno il resto.

Apparentemente slegati dalle temperature estreme sono gli uragani che colpiscono le aree tropicali. In realtà le alte temperature delle acque oceaniche sono il motore di questi eventi catastrofici. È iniziato negli Stati Uniti un dibattito sul fatto che interi stati come la Louisiana debbano essere totalmente abbandonati dalle popolazioni locali perché il rischio legato a questi fenomeni avrebbe largamente superato i benefici di vivere qui.

È iniziato il dibattito sul fatto che in alcune aree la catastrofe climatica rischia di rendere la vita dell’uomo così come la conosciamo impossibile e questo dibattito è iniziato negli Stati Uniti, non in un desertico paese del centro Africa dove queste opportunità spesso non ci sono nemmeno e l’unica speranza è sopravvivere.

Tutto parte da noi, piantare alberi è semplice

Un progetto iniziato nel 2015

Oggi ho piantato più di 1000 alberi

Ci sono persone che hanno superato il milione

Ci sono progetti ben più importanti in tutto il mondo

Inizia dalla frutta che mangi

Cosa possiamo fare per combattere temperature superiori ai 50 gradi?

Spesso ci chiediamo se sia possibile attuare strategie locali per combattere la crisi climatica globale. Cosa posso fare io per un problema che interi governi non riescono a combattere?

Sembra una domanda retorica e con risposta ineluttabile, ma in realtà i problemi si affrontano a piccoli passi e ognuno di noi può e deve fare qualcosa.

Quando tengo una lezione su questi temi ed i ragazzi mi pongono queste domande la mia risposta è sempre il paradosso dell’elefante: come può una persona mangiare un intero elefante? La risposta è semplice e disarmante: mangiandone una fetta alla volta.

Ecco che combattere i cambiamenti climatici è una azione che possiamo e dobbiamo fare partendo dalla prima fetta e facendo la nostra parte. Non conta quanto poco sia “pesante” ciò che facciamo, facciamolo in maniera pubblica e le nostre azioni saranno contagiose.

Piantare alberi contro la crisi climatica

Per combattere la crisi climatica possiamo fare tante cose e tante azioni, ma una delle più semplici ed efficaci è proprio quella di piantare alberi. Si perché ci costa poco in termini di impegno personale o economico e ci ripaga tantissimo in termini di risultati.

I benefici delle alberature, soprattutto in aree degradate o in aree urbane sono tantissimi e innegabili.

Vediamo alcuni esempio in cui piantare alberi è un elemento di grande efficacia:

  • Un giardino alberato è un potente elemento di mitigazione climatica raffrescando la nostra casa nei mesi estivi e permettendoci di risparmiare soldi in sistemi tecnologici come i condizionatori
  • Gli alberi da frutta ci donano colori e prodotti edibili e possono rappresentare quindi un apporto estetico ed alimentare da non sottovalutare
  • Le piante di origine locale si inseriscono bene nel contesto e tendono ad ammalarsi poco
  • Piantare alberi di essenze antiche o in estinzione, oltre ad essere una curiosità e un elemento caratterizzante diviene un importante modo di preservare la biodiversità
  • Piantare alberi in aree cementificate trasformandole in parchi è un importante elemento di lotta alle bolle di calore urbano
  • Gli alberi e le aree verdi in generale sono aree permeabili limitando quindi i rischi da forti piogge e allagamenti
  • Grandi aree verdi tendono a mitigare il clima allontanando o contribuendo a ridurre il rischio da eventi estremi
  • Aree verdi e alberi da frutta accolgono insetti e piccoli animali che trovano qui rifugio e zone dove riprodursi

Sono centinaia i benefici che apportano le aree verdi, non parliamo dei benefici sociali, relazionali, l’abbattimento degli inquinanti, la produzione di sostanza organica che arricchisce il terreno e molto molto altro ancora.

Una città verde è una città più accogliente

Inutile negare che piantare alberi in una città la rende migliore, più bella e più accogliente.

Abbiamo tantissime aree cementificate nelle nostre città che le trasformano nel perfetto luogo di produzione di disastri ambientali.

Le grandi aree cementificate hanno il difetto di riscaldarsi con estrema velocità e di raggiungere temperature altissime.

Queste temperatura creano importanti bolle di calore che, come una goccia d’olio nell’acqua, tende a non miscelarsi con le aree limitrofe e a potenziare un effetto serra locale che trasforma la città in un vero e proprio forno (le famigerate bolle di calore). In queste bolle gli inquinanti tendono a concentrarsi perché non riescono ad uscire. Abbiamo costruito una camera a gas.

Piantare alberi contribuisce a rompere questo sistema perverso che ci porta inesorabilmente verso il rischio di toccare i 50 gradi in moltissime città non solo del sud Italia.

La presenza di aree verdi tende e creare spazi in ombra, la respirazione cellulare e gli scambi gassosi di queste piante contribuiscono  a mitigare il microclima urbano. È esperienza diffusa che uscendo da una città in estate la temperatura può calare di oltre 2 gradi centigradi, è altrettanto diffusa l’esperienza che entrando in un bosco urbano la temperatura cala in maniera drastica, cosa che non avviene in egual misura, ad esempio, mettendosi al riparo dal sole dietro un palazzo o ad un altro ostacolo artificiale.

Ecco perché piantare alberi soprattutto in città può contribuire a mitigare il rischio dei 50 gradi all’ombra, mentre piantarli in aree agricole diviene un importante sistema di lotta alla desertificazione.

Ma come piantare alberi in una città?

La creazione di aree verdi deve essere un elemento inserito nelle fasi pianificatore, e spesso lo è, ma anche nelle fasi progettuali. Troppo spesso invece si piazzano francobolli verdi per dare sfogo alla perequazione o al comitato di quartiere e poi si abbandona la progettazione ecofunzionale di quel contesto verde.

Piantare alberi è semplice e richiede poche attenzioni quando è un’attività fatta da singoli, creare aree verdi è tutto un altro mestiere.

Una buona progettazione ecofunzionale dovrebbe prendere in considerazione almeno i seguenti aspetti:

  • La funzione climatica mitigatrice
  • La funzione ecologica
  • La funzione sociale
  • La funzione economica

La funzione climatica mitigatrice è essenziale e pianificare uno spazio verde in aree fortemente cementificate apporta enormi vantaggi al territorio urbano. Realizzare aree verdi in zone dove ci sono rischi idrogeologici può essere un vero e proprio elemento di progettazione della sicurezza e della protezione civile di una città. Temi di grande importanza che non possono essere riassunti in questo spazio e sui quali si sono scritti tonnellate di documenti tecnici.

La funzione ecologica di un’area verde è evidente e consiste nel trasformare un’area urbana in corridoio o rifugio per specie animali e vegetali che qui possono rifugiarsi e vivere. Quando si pianificano e si progettano queste aree troppo spesso però l’attenzione a questa funzione è assente e vediamo parchi urbani isolati e senza alcuna possibilità di essere raggiunti dagli insetti e dagli animali, con filari di alberi a volte esotici e avulsi dal contesto ecologico locale. Una seria progettazione del verde a fini ecologici invece dovrebbe prevedere quel “disordine” ecologico tipico del bosco che permette agli essere viventi di vivere. Disordine che in ecologia si chiama biodiversità.

Non ci dilunghiamo sul concetto di funzione sociale di un area urbana verde, realizzare parchi in aree degradate vuol dire rendere quelle aree appetibili, aumentarne le opportunità relazionali, ridurne il rischio sociale. Insomma un’area verde può essere elemento di arricchimento sociale di un intero quartiere.

E veniamo all’ultimo aspetto il valore economico di un’area verde. Sono tanti gli studi che cercano di valorizzare economicamente tali aree o comunque il patrimonio ecologico del nostro territorio. È però evidente che un’area verde ben curata, con una funzione ecologica spiccata e quindi ricca di biodiversità, con luoghi dove le persone fragili possono trovare momenti di ristoro, dove professionisti possono lavorare, dove si possono svolgere attività sportive culturali commerciali o addirittura produttive possano rappresentare un elemento economico di arricchimento per le comunità locali e quindi per le nostre città. Risulta poi evidente come una città verde sia una città più attraente per i turisti.

Ecco perché credo che un buon programma politico di qualunque amministrazione comunale non può non prevedere un ampio ed importante investimento in aree verdi, un buon cittadino non può non pensare che una sua attività possa essere quella di piantare alberi dal suo giardino alla sua città.

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