Cosa si intende per città e comunità sostenibili?

Abbiamo già parlato di città e comunità sostenibili in molti articoli sul nostro sito, oggi vorremmo affrontare il tema con un approccio differente e comprendere come la responsabilità di ognuno di noi sia fondamentale per creare e sviluppare territori che possano vocarsi alla sostenibilità generando economia e socialità.

In questo anno di pandemia da Covid 19 abbiamo avviato un lavoro di approfondimento sul tema e ci siamo accorti come manchi un percorso ed un approccio strutturato alla creazione di città e comunità davvero sostenibili e moderne, coese e socialmente dinamiche.

Dove queste realtà esistono e si sviluppano, ad esempio nelle comunità dove nascono le cooperative di comunità o le imprese di territorio, vediamo un fiorire di iniziative culturali, economiche ed in generale un aumento della coesione sociale e della protezione ambientale. Tutti i settori economici ne beneficiano e riescono a svilupparsi.

Ma allora perché è così difficile tracciare un modello di sviluppo territoriale basato sulla coesione sociale, lo sviluppo dell’ambiente e la creazione, in ultima analisi, di città e comunità sostenibili?

La risposta non è semplice e stiamo, come detto, sviluppando un progetto specifico su questo, quindi se vuoi maggiori informazioni o se vuoi rimanere informato su questo percorso iscriviti alla nostra newsletter con il modulo in fondo a questo articolo, a breve potremo ufficializzare il progetto.

Con questo articolo vorremmo provare a delineare alcuni degli elementi più tipici di questi percorsi e cioè: l’intraprendenza ed il coraggio di alcuni, la casualità a volte dei percorsi e come spesso dall’abbinamento di questi ingredienti possano nascere ricette progettuali di grande valore.

Ravenna può

Ravenna può è un esempio di come un progetto possa nascere per caso e mettere radici

L’idea di un ingegnere che vuole “sfidare” la più grande azienda del territorio

Un’area di grande valore e dimensione che può diventare progetto di sviluppo territoriale

Un’idea sempre presente in questi progetti: costruire una progettualità dal basso per il bene del territorio

Come nascono le città e le comunità sostenibili?

Purtroppo non esiste e non è sempre identificabile, un processo di nascita e sviluppo di città e comunità sostenibili valido per tutto il territorio italiano. Ogni progetto, ogni comunità, ogni città ha una sua storia unica ed irripetibile, anche se possiamo di solito trovare dei tratti comuni che facilitano la nascita di tali percorsi e progetti. Possiamo dire che esistono degli elementi abilitanti:

  • Elemento di rottura: si tratta di solito di un progetto o di un “disastro” che viene percepito come insopportabile, come un ennesimo elemento critico in un percorso negativo per il territorio e la comunità. In alcuni casi può essere la chiusura di un’azienda o di un servizio, in altri l’attivazione di una edificazione o la costruzione di un progetto percepito come dannoso o pericoloso, in altri ancora un elemento immateriale che “turba” (in senso positivo o negativo) la comunità
  • Nascita di leader: l’elemento di rottura scatena spesso dibattito e discussione (soprattutto sui social) e diviene elemento caratterizzante il dibattito locale. Da questo dibattito nascono alcuni leader che avviano o propongono soluzioni
  • Il contagio: se i/il leader riescono a trovare una sponda o un’adeguata motivazione in genere parte il tam tam. Che siano il passaparola o i social, il risultato non cambia. In questa fase la credibilità di chi decide di “fare qualcosa” è fondamentale e il percorso nasce o muore in poco tempo
  • Scaling delle risorse e risultato: la fase più critica viene ora. Per piccolo che sia il progetto richiede risorse ed energie. L’armiamoci e partite è semplice e costante elemento di fallimento. Se il/i leader riescono ad aggregare risorse il progetto diviene un percorso di sviluppo territoriale. Non sarà ancora garanzia di risultato, ma garanzia di coesione e sensibilità nuove sì.

Nei 4 punti possiamo vedere le fasi tipiche di ogni progetto che nasce dal basso.

Lo sviluppo di un progetto di partecipazione

 

Nascita ed avvio di un percorso partecipato

Quando non esistono processi eterodiretti o facilitati da professionisti, i percorsi di partecipazione nascono dal passaparola. Le persone iniziano pian piano ad indignarsi per qualcosa, per un percorso o progetto che non condividono e vivono come una minaccia in senso molto lato.

Siamo ancora nel “fastidioso chiacchiericcio” che non porta a nulla, spesso inconcludente e fine a se stesso.

Perché si superi questa fase è necessario che l’elemento di rottura sia percepito come insopportabile. Ciò avviene per vari motivi che vanno dalla grandezza o gravità (parliamo sempre di percezione e non di valore intrinseco) dell’oggetto del contendere o per continui stillicidi di azioni disturbanti che ad un certo punto fanno traboccare il vaso.

Nascono così le figure dei leader. Possono essere persone che si intestano la causa o che vengono convinte o spinte a farlo per competenze, per evidente autorevolezza o per qualunque altro motivo compresa la casualità. Da questo momento abbiamo chi guida il processo.

Se i leader sono anche in grado di allargare il consenso coinvolgendo il territorio, si potrà creare l’effetto valanga che innesca il cambiamento (di atteggiamento e cioè dalla mera discussione passiva all’azione).

L'ultima porta disponibile

Siamo ben consapevoli che la strada verso la sostenibilità è stretta e non lascia possibilità a ripensamenti. Il Covid19 ha lasciato e sta lasciando macerie enormi nella nostra società, ma da queste macerie fioriscono le opportunità per una nuova rinascita.

Per questo abbiamo deciso che il 2021 deve essere per noi l’anno dell’impegno massimo nello sviluppo di progetti sulla sostenibilità.

Stiamo progettando e mettendo in atto numerosi strumenti per sviluppare progetti che aiutino tutte le realtà ad essere sempre più sostenibili. Ma da soli non possiamo farcela, il tuo aiuto è fondamentale.

Contattaci e sostienici, chiedici un intervento sulla tua realtà, presentaci un progetto che vorresti diffondere, segnalaci casi a cui dare visibilità…. i modi per contribuire a questo percorso sono tanti.

L’unica cosa che non possiamo permetterci è fare a meno del tuo aiuto.

sviluppo sostenibile locale

Evoluzione e crescita del progetto

Come detto lo scaling di un progetto dipende dalla capacità dei leader di ergersi a condottieri o stimolatori e non proprietari di un’idea. La capacità di chiedere aiuto e di coinvolgere risorse ed energie è fondamentale. Nessuno di noi si impegna in un progetto dove altri hanno già deciso tutto.

Quando ciò si verifica abbiamo l’esplosione della partecipazione. In poco tempo le persone con il passaparola si aggregano e apportano idee e supporti di ogni genere. Qui la forza del gruppo promotore deve essere quella di aiutare tutti a crescere insieme.

Segue la fase finale della reale costruzione del progetto o del percorso. Le risorse e le energie vengono canalizzate e tutti contribuiscono a far sviluppare un percorso comune e condiviso.

 

 

In molto di quanto velocemente descritto c’è del metodo e lo zampino della fortuna. Progetti interessanti, con leader autorevoli e gruppi con capacità non esplodono, altri invece divengono eventi dirompenti. La (apparente) casualità è anche guidata, oggi, dagli algoritmi dei social network utilizzatissimi per tale sviluppo.

C’è però anche tanto metodo e tanta professionalità. Condurre in porto progetti di questo tipo può essere programmato a tavolino e un serio professionista prevede e analizza anche tutte le possibili problematiche cercando di ridurle al minimo, anche se eliminarle è impossibile, si può però sviluppare un percorso di sicuro interesse.

Città e comunità sostenibili, processi di successo

Quando il progetto di sviluppo di una città o di una comunità sostenibile esplode ecco che le dinamiche cambiano ed i percorsi possono essere vari. Ci sono comunità che divengono semplici gruppi di pressione politica, altre che si costituiscono direttamente in progetti di impresa e prendono in mano lo sviluppo territoriale.

Questi progetti di città e comunità sostenibili non sono gli uni migliori degli altri, sono differenti e permettono processi e percorsi differenti, come d’altronde ogni territorio è differente.

Vediamo quindi lo sbocco in imprese come le cooperative di comunità che si occupano di far crescere e mantenere economicamente attivo e florido un territorio. In questi casi di solito si cerca di creare nuovi modelli economici basati sulla coesione, sulla cultura, sul recupero di vecchie aree dismesse a scopo economico e culturale.

Intorno a questi luoghi si generano comunità che creano sviluppo economico sostenibile e riescono spesso a creare progetti si innovazione di grande valore. Ne abbiamo parlato varie volte e mi piace citare la comunità nata intorno alla coopertiva agricola Coraggio di Roma come uno dei tanti esempi di una comunità che si riappropria di uno spazio urbano e lo trasforma in luogo di sviluppo economico sostenibile.

Ravenna Può come esempio di sviluppo territoriale

Il progetto Ravenna Può nasce e si sviluppa in pochi giorni, intorno ad un’idea di Riccardo Merendi che lancia una domanda sui social:

Perché non compiamo un’area a bando del valore di 18 milioni di euro e sviluppiamo un progetto imprenditoriale legato agli antichi mestieri? Il tutto in pochi giorni…

Perché tale idea aggrega in poco tante persone? Non certo per la reale fattibilità dell’idea che, sono pronto a scommetterci, quasi tutti i partecipanti ritengono velleitaria.

Ma allora perché? Proviamo a ripercorrere i quattro punti citati all’inizio:

  • Elemento di rottura: il bando per la riqualificazione dell’area viene vissuto come un improvvisa accelerazione di un percorso in realtà attivo e presente nelle opzioni da molto tempo. L’azienda proprietaria del terreno e tutta l’area vivono una crisi importante da anni. La presentazione di questo progetto, pur legittima e non soggetta a controllo pubblico, diviene però elemento di rottura su un percorso di urbanizzazione della città di Ravenna alquanto discutibile. Un continuo sviluppo di aree commerciali che non sono percepite come utili alla città che, invece, potrebbe prendere percorsi slegati dalla grande distribuzione dell’industria pesante. L’idea di una città che può vivere di ambiente, cultura e turismo è un antico sogno di Ravenna e dei suoi cittadini mai realmente sviluppato e concretizzato
  • Nascita di leader: a volte un leader lo è anche suo malgrado. L’idea dell’Ing. Merendi si diffonde velocemente anche perché lui stesso si pone come una persona che da sola non potrà realizzare nulla, ma come una persona che intende andare avanti anche senza supporto. La classica narrazione di Davide contro Golia che affascina e coinvolge. Ci identifichiamo sempre con Davide e mai con Golia. Il gruppo Facebook cresce velocemente proprio grazie a questa narrazione fatta di modestia e volontà contagiosa. Non parliamo di numeri enormi, ma forse non servono nemmeno perché intorno a questo gruppo iniziano ad aggregarsi tecnici di vari settori. La velleitarietà del progetto è pacifica e palese, ma forse lo stesso promotore sa che la vera sfida non è questa ma probabilmente la prossima che il gruppo “cova” al suo interno in attesa della scadenza del bando. Se la sfida sarà sempre e comunque contribuire a creare una città ed una comunità sostenibile, la sfida potrebbe essere vinta e riservare sorprese interessanti, come accade sempre quando l’open innovation prende corpo
  • Il contagio: il contagio a Ravenna non è ancora scattato per quanto i numeri del gruppo stiano crescendo velocemente, la vera viralità non è ancora visibile. Se i promotori sapranno mantenere un profilo di interesse comune legato agli aspetti del lavoro, dell’ambiente, del turismo, del futuro probabilmente questo progetto potrebbe avere degli sviluppi interessanti. Da parte nostra li seguiremo per comprenderne le evoluzioni
  • Lo scaling ed il risultato: questo gruppo potrà crescere se saprà costruire un progetto interessante a cui apportare valore migliorandolo, con risultati percepiti come tangibili e raggiungibili. Come sempre nei progetti di attivazione locale è la possibilità di ottenere un beneficio per la città e la comunità che fa la differenza. Se il risultato sarà percepito come elemento di valore e pragmatico allora il percorso potrà assumere aspetti di interesse generale e scatenare elementi di viralità. Non siamo in grado di valutarlo al momento ma, come detto, li seguiremo da vicino come ogni iniziativa di innovazione territoriale.

Raccontaci le tue esperienze

Le soluzioni e gli esempi di sviluppo sostenibile sono tanti quanti sono gli abitanti del pianeta. Ognuno di noi può trovare idee e soluzioni innovative per tutelare l’ambiente ed il pianeta. Raccontaci le tue esperienze, le tue semplici e piccole azioni, i grandi progetti che segui.

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