L’auto elettrica è alla portata di tutti?
Una ricerca molto diffusa su google in questo 2020 è “auto elettrica quale scegliere“.
È indubbio che la mobilità sostenibile è uno dei temi esplosi nel 2019 e che ha visto nel 2020 un vero e proprio boom. Anche se le vendite delle auto elettriche sono ancora una piccola parte delle vendite totali, le percentuali di crescita sono stabilmente a due o tre cifre. I modelli che ogni marca sforna sono sempre più interessanti. I prezzi evidenziano una leggera, continua flessione.
Tutti questi indicatori dimostrano che se stai pensando se sia il momento di cambiare auto, allora sei sulla strada giusta. È il momento di riflettere in tema di auto elettrica quale scegliere. Si perché da una parte le tue scelte dovrebbero essere legate anche al riscaldamento globale sempre più grave, dall’altra la necessità delle case di rispettare gli obblighi sulle emissioni del parco auto circolante rappresenta per loro un impellente necessità.

Le mie motivazioni
Ho deciso di abbandonare l’endotermico quando la mia 208 con soli 80.000km è morta per rottura della testata. Rottura causata da un motore concepito male (a detta dello stesso concessionario) e che non sarebbe mai andato bene. Da tempo ero convinto che il mercato era maturo per un early adopter.
Sono convinto che oggi l’elettrico convenga economicamente (i numeri sono in questo articolo), ma soprattutto ritengo sia necessario fare tutto il possibile per salvare il pianeta. #IoNonAspettoPiù
Auto elettrica pro e contro
Sicuramente non tutto è rose e fiori. Acquistare un’auto elettrica vuol dire ancora sobbarcarsi gli oneri dell’essere un pioniere, come si dice in gergo, un early adopter. Ciò però comporta anche dei vantaggi. Quindi il problema è: auto elettrica quale scegliere? Perché scegliere un’auto elettrica? Vediamo velocemente i pro ed i contro.
Auto elettrica pro:
- Ricchi incentivi: sia a livello nazionale, che spesso anche regionale, sono presenti incentivi per le auto elettriche
- Costi di gestione bassi: per un’auto elettrica non pagherai il bollo, hai una manutenzione ridottissima (il tagliando), l’assicurazione ti costa molto meno, la ricarica è più conveniente del pieno di carburante
- Colonnine gratuite disponibili: non avrai problemi di code alle colonnine gratuite. No questo non è vero…avrai curiosi che ti si avvicineranno con ammirazione. Quando imparerai i trucchi della ricarica, per te sarà sempre un piacere
- Inquinamento auto elettriche: utilizzare l’auto elettrica riduce in maniera sostanziale e drastica il tuo impatto ambientale
- Stile di guida: guidare un’auto elettrica è molto differente: più rilassante, più divertente, più semplice
Auto elettrica quale scegliere nonostante i contro?
Dicevamo non si tratta di avere solo vantaggi. Ci sono anche alcuni innegabili svantaggi:
- Pionieri: come tutti gli early adopter avrai poche informazioni dal concessionario, colonnine non velocissime, difficoltà a capire come funzionano le varie app, poco supporto per comprendere come guidare la tua auto
- Abitudine: i primi mesi le brutte abitudini da autista endoterminco non ti abbandoneranno e quindi la paura di rimanere a piedi, lo scoramento da ricariche lunghe e noiose, la stranezza di alcune soluzioni tipiche della mobilità elettrica saranno il tuo assillo
- Ricarica: gestire la ricarica all’inizio sarà complesso e ti troverai sicuramente con qualche problema. Attaccare l’auto alla colonnina, capire quando è meglio ricaricare, scegliere quale contratto sottoscrivere
- Acquisto: non da ultimo il punto forse più importante nell’acquisto di un’auto elettrica, quale scegliere? Quale è più adatta a me? Con che contratto? Pochi concessionari sono davvero competenti e le riviste di settore danno molte informazioni sbagliate (spesso)
Quindi di fronte ad un’auto elettrica pesano di più i pro o i contro? Vediamo di seguito i punti più controversi.

Costo di un’auto elettrica
Questo è uno dei temi più dibattuti: Ma davvero un’auto elettrica conviene? Davvero si può risparmiare se il costo di un’auto elettrica è così alto?
Partiamo da un concetto chiave a nostro avviso: acquistare un’auto elettrica prima di tutto vuol dire sposare l’idea che il nostro pianeta è più importante, la nostra salute è più importante, la nostra vita è più importante di qualunque altra cosa. L’inquinamento prodotto dalle auto elettriche è molto minore di qualunque auto endotermica. Si lo so che stai pensando che quindi c’è la fregatura…calma…leggi tutto.
Secondo concetto chiave: prova a monetizzare il vantaggio del silenzio, di una guida senza pari, della qualità di un mezzo che è spesso confrontabile con i corrispettivi top gamma endotermici.
Ultimo, viaggiare elettrico è molto differente dal viaggiare endotermico. Quando comprenderai ciò, il prezzo non sarà più il primo termine di paragone. Ma visto che probabilmente hai un’auto endotermica non dovresti avere ancora tutti gli strumenti per comprendere ciò. Probabilmente stai cercando di capire quale auto elettrica scegliere e se fare questo passo. Probabilmente ti baserai prevalentemente sulla fascia di prezzo. Veniamo allora ai costi ed ai benefici economici.
- Prezzo: mediamente il prezzo è più alto di un’auto di pari fascia. Al prezzo di listino devi però togliere fino a 6000€ di incentivi statali. In alcune regioni hai altri incentivi che possono eventualmente sommarsi. Poi devi fare il confronto con auto accessoriate in egual misura.
- Noleggio batterie: alcune case produttrici permettono l’acquisto dell’auto ed il noleggio delle batterie. Qui le idee e le posizioni sono tante. Chi ritiene che un’auto elettrica sia difficile da vendere con batterie a noleggio. C’è invece chi ritiene che la sicurezza del noleggio sia da preferire. Inoltre c’è chi, come noi, ritiene che le auto cambino così velocemente, in questa fase, che dopo alcuni anni potrebbe convenirti restituire l’auto e prendere un modello nuovo. Il succo però è pagare subito la batteria o dilazionarla in rate a vita senza averla di proprietà o riscattarla dopo un certo periodo.
- Tagliandi: il tagliando non esiste nella forma classica delle auto endotermiche. Devi solo fare un controllo dello stato della batteria (a volte solo se hai la batteria a noleggio) e la sostituzione delle parti usurate all’occorrenza. Poche decine di euro l’anno contro alcune centinaia di euro per una endotermica.
- Olio ed altri rabbocchi: inesistenti o comunque ininfluenti.
- Costi delle ricariche: il costo delle ricariche è molto variabile. Hai colonnine assolutamente gratuite e colonnine molto costose. Diciamo che in media l’offerta più conveniente tra quelle più diffuse sul territorio ti richiede circa 2,5€ per un’ora di ricarica. In alcune colonnine in un’ora potresti arrivare tranquillamente all’80% della ricarica. In funzione della potenza della colonnina ciò equivale a circa 10-20€ di GPL per capirci.
- Assicurazione: puoi risparmiare il 50% o anche più
- Bollo: nessun bollo per 5 anni
- Parcheggi e mobilità: in molte città italiane non paghi o paghi molto meno i parcheggi blu. Entri in centro storico. Hai altre agevolazioni.
Quindi cosa vuol dire? Quanto devo detrarre al costo di un’auto elettrica per capirne la convenienza? Ti faccio il mio caso. Ho arrotondato un po’ le cifre, non le prendere alla lettera. Valuta gli ordini di grandezza.
Viaggio prevalentemente per lavoro. Copro distanze medie di 200-300km a viaggio. Torno in giornata a casa. Mia moglie si muove esclusivamente in città. In un anno faccio in media 25.000km/anno
- Endotermica sostituita: Peugeot 208 GPL
- Elettrica acquistata: Renault Zoe
Renault Zoe: prezzo di listino 26.000€. Incentivo statale 4.000€ (senza rottamazione), permuta vecchia auto 4.000€, sconto sul prezzo di listino 2000€. Prezzo di acquisto finale 16.000€. Batteria in affitto.
Rata vecchia auto 230€/mese – Rata Zoe: 180€/mese + 119€/mese di noleggio batterie
Consumo GPL/benzina eliminato: 2300€/anno – Ricariche elettriche: ad oggi 240€ in totale per 22.000km
Al raggiungimento dei 25.000km ho stimato un risparmio di poco superiore ai 2000€/anno. Ho imparato a programmare i viaggi. Ho imparato ad utilizzare le colonnine ed i vari contratti. Il prossimo anno punto ai 2500€ di risparmio di media annua.
Traduco: 16000 : 2000=8
Cioè in 8 anni ammortizzerò totalmente il costo dell’auto e poi ogni anno “guadagnerò” rispetto al vecchio endotermico. Si hai capito bene. Ogni anno è come se sul mio conto in banca rimanessero oltre 2000€ utilizzabili per altro, che prima invece erano destinati all’auto endotermica.
Ma qual’è il reale inquinamento delle auto elettriche?
Abbiamo visto periodicamente uscire articoli sul Diesel che inquina meno di un’auto elettrica. Abbiamo visto articoli sullo smaltimento delle batterie. Abbiamo visto articoli sul ciclo di produzione delle auto. Abbiamo visto articoli sul fatto che l’auto elettrica inquina perché l’energia elettrica è prodotta con il carbone. Insomma avviamo visto attacchi di ogni genere. Ma dov’è la verità? Proviamo anche qui a fare una piccola analisi ed approfondire la verità a livello qualitativo.
- Le auto elettriche inquinano più del diesel: l’affermazione è paradossale perché l’auto elettrica non emette nulla. Inoltre sono stati pubblicati recentemente alcuni paper scientifici che dimostrano come il ciclo FAP sarebbe stato eluso dalle case produttrici a causa di un errore di scrittura della normativa. In pratica un diesel euro 6 emetterebbe circa 1000 volte quanto dichiarato. Quindi capitolo chiuso.
- Come si smaltiscono le batterie di un’auto elettrica: lo smaltimento delle batterie è un falso problema. Le auto elettriche sono molto esigenti in termini di capacità di erogazione di energia. Quando una batteria giunge a fine ciclo vita per autotrazione è in realtà ancora molto utile per altri usi meno esigenti. A questo punto la batteria ha ancora gran parte della sua energia disponibile. Viene integralmente, o quasi, recuperata ed utilizzata come batteria tampone per impianti fotovoltaici, per usi industriali o domestici, per le batterie dei cellulari o altri piccoli elettrodomestici. Potenzialmente il ciclo di vita è di molti decenni. Non a caso le startup che recuperano le batterie sono in continua crescita.
- Per estrarre le terre rare per le batterie si inquina il pianeta: si è vero l’estrazione delle terre rare è molto inquinante. C’è da dire però che oltre ad essere inquinante costringe le case produttrici a dipendere da paesi molto instabili. Per tale motivo la ricerca è costantemente indirizzata a ridurre o eliminare tali terre dal ciclo produttivo e sono molti gli esempi già sul mercato. Provo a ribaltare la domanda però. L’estrazione del petrolio e del metano è esente da tali problemi? Il trasporto ne è esente? L’utilizzo ne è esente? Vogliamo parlare delle guerre e delle tragedie in Medio Oriente o Africa a causa del petrolio? La ricerca, in questo caso, sta studiando come produrre in modo da ridurre gli impatti sul pianeta e sulle popolazioni? Con che risultati negli ultimi 50 anni?
- Ricaricare un’auto elettrica inquina perché l’energia viene prodotta con il carbone: innanzitutto mi verrebbe una battuta: “esiste il diesel a impatto zero?“. L’energia elettrica è prodotta in grandi centrali. Una grande centrale è enormemente più efficiente di un piccolo motore endotermico. Una grossa fetta dell’energia prodotta in Italia proviene da rinnovabili. Il motore elettrico ha rendimenti superiori al 70% a volte si avvicina al 90%, un motore diesel ha un rendimento che si aggira sul 30%. Questa è termodinamica! Quando ricarichi un’auto elettrica puoi scegliere di farlo anche con energia verde 100%. Fallo ad un distributore di carburante se ci riesci!!! Relativamente alle perdite di rete poi siamo sotto il 5%….
- Il ciclo di produzione di un’auto elettrica è inquinante: tutti i cicli produttivi sono inquinanti. Ma un’auto elettrica ha molta molta meno componentistica. Non ha cambio, non ha raffreddamento, non ha iniezione, non ha pistoni, non ha il radiatore….. Insomma ogni singolo componente deve essere prodotto (inquinamento), trasportato (inquinamento), assemblato (altro inquinamento) e poi portato a spasso in termini di peso per tutto il ciclo di vita dell’auto. Oltre ad essere manutenuto, lubrificato, cambiato per usura…. Meno componenti hai, meno peso devi trasportare, meno manutenzioni, meno sprechi, meno rifiuti, meno logistica…..
Ci sarebbe da scrivere molto altro, ma qui ho voluto confutare solo le più diffuse leggende metropolitane sull’inquinamento delle auto elettriche. Il resto puoi approfondirlo da solo.
Una veloce e non ragionata recensione delle auto elettriche sul mercato
Questa è la parte più impegnativa dell’articolo. Mantenere una recensione aggiornata sui modelli di auto elettrica sul mercato non è facile. Non lo è perché ne escono tanti a grande velocità. L’investimento delle case produttrici è generalizzato (con qualche eccezione). Qui voglio solo darti qualche suggerimento. Poi utilizza i motori di ricerca ed i gruppi online. Sotto di lascio alcuni link.
Auto elettriche top gamma
Non voglio affrontare il tema delle super car. Per top gamma intendo le auto di fascia alta, ma comunque alla portata di una buona fetta di popolazione.
- Auto elettriche Tesla: a mio avviso stiamo parlando davvero del punto di riferimento per la mobilità elettrica e non a caso sono le auto più vendute. I modelli principali sono quattro: Tesla Model 3, Tesla Model S, Tesla Model X, Tesla Model Y. Le auto Tesla montano batterie molto performanti che permettono, in media, di percorrere oltre 500km. Hanno la possibilità di caricare nei supercharger Tesla gratuitamente e quindi dal 20% all’80% in circa 20 minuti per percorrere in tutta tranquillità ben più di 400km. La rete dei supercharger Tesla è diffusa in maniera molto intelligente in tutto il mondo occidentale con una maglia adeguata a non rimanere mai a “secco”. Ecco i modelli:
- Tesla Model 3: la berlina di casa Tesla. Prezzo intorno ai 50.000€
- Tesla Model S: la berlina di fascia media. Prezzo intorno ai 90.000€
- Tesla Model X: la berlina di fascia alta. Prezzo intorno ai 100.000€
- Tesla Model Y: il SUV di casa Tesla. Prezzo intorno ai 60.000€
- Mercedes Benz EQC: SUV elettrico con autonomia intorno ai 450km, prezzo intorno ai 75.000€
- Audi e-tron: altro SUV elettrico, autonomia intorno ai 400km e prezzo di poco superiore ai 70.000€
- BMW iX3: ancora un SUV elettrico con autonomia intorno ai 450km e prezzo superiore ai 50.000€
- Volvo XC40: un crossover che permette una percorrenza di poco inferiore ai 450km ed un prezzo di circa 60.000€
Prezzo Auto elettriche di fascia media
Prendiamo in questa fascia le auto elettriche sotto i 35.000€ e con buona autonomia. Pensate per la famiglia e per un uso più classico dell’auto.
- Renault Zoe: forse oggi l’auto famigliare per eccellenza. Autonomia di 400km e prezzo a partire da 25.000€. L’auto di questa fascia più venduta. Bella, comoda, curata e interamente progettata intorno al motore elettrico.
- Skoda Citygo eiV: estetica in linea con la casa produttrice. Prezzo a partire da 20.000€ per oltre 260km di autonomia.
- Fiat 500: l’elettrica di FCA paga decisamente il fatto di essere una rivisitazione dell’endotermica e non un progetto nato elettrico. Una rincorsa al mercato a mio avviso non proprio riuscita. A partire da 30.000€ per soli 200km di autonomia.
- Volkswagen ID.3: l’elettrica della casa tedesca lancia la sfida alla Renault Zoe. Prezzo a partire da 30.000€ con percorrenza di 330km, ma può arrivare ai 550km nella versione da 40.000€
- Open Corsa: autonomia fino a 330km per 30.000€ di prezzo
- Peugeot e-208: l’altra francese. Un’auto che si propone con un’autonomia di 340km per poco più di 33.000€ di prezzo
- Hyundai KONA Electric: l’alternativa per i lunghi viaggi. A partire da poco oltre i 35.000€ per un’autonomia di oltre 450km. Forse l’auto più interessante oggi per chi viaggia e non ha il budget per una Tesla
- Hyundai Ioniq: la seconda auto di casa Hyundai che presenta un costo di circa 28.000€ per un’autonomia di 311km
Prezzo City Car elettriche
Prendiamo infine in considerazione il costo delle auto elettriche pensate per la città e più convenienti, quelle cioè sotto i 25.000€. Attenzione che questa probabilmente è la fascia che subirà maggiori modifiche, quindi controllate sempre i prezzi aggiornati perché il mercato è in fortissima evoluzione.
- Smart ForFour: a partire da 24.000€ per 160km di autonomia
- Volkswagen e-up!: da poco più di 22.000€ per 260km di autonomia
- Seat Mii: a partire da 23.000€ per 260km di autonomia
- Skoda CityGo ev: da 23.000€ per 260km di autonomia
I prezzi e le autonomie dichiarate sono prese dai vari siti di vendita e quindi suscettibili di notevoli variazioni. Verificate in concessionaria, hanno solo un valore di indirizzo. Ci sono molti altri modelli e ne usciranno ancora altri. Se vuoi approfondire con una recensione seria e indipendente ti consigliamo il sito VaiElettrico.
Colonnine di ricarica, app, tessere, wallbox. Come orientarsi
Sul mercato esiste oggi un’offerta di proposte commerciali importante ed in continua evoluzione. Come per le auto elettriche, elenchiamo solo le principali con un punteggio di convenienza ed utilità. Non sono valori verificati, ma un nostro giudizio personale. I voti vanno da 1 a 5 dove 1 è il voto peggiore e 5 il migliore. I voti sono per Convenienza economica(C) e Facilità d’uso (F).
Per i prezzi precisi, le modalità contrattuali ed i servizi verifica sempre sul sito della casa citata.
Colonnine per la ricarica elettrica
Sul mercato esistono molte tipologie di colonnine. Differiscono per potenza, attacchi, ubicazione, modalità di accesso….
Qui ti descriviamo le più diffuse.
- Tesla charger e supercharger: si tratta di una delle reti più diffuse e disponibili sul territorio europeo. La rete supercharger è pensata per essere presente esattamente dove un utente Tesla potrebbe averne bisogno. Sono gratuiti per i possessori di Tesla. Hanno potenze di 150kW e sono in fase di aggiornamento ai 250kW. La rete charger invece è prevalentemente distribuita in punti di servizio: ristoranti, alberghi, esercizi commerciali. Le potenze sono varie ma in genere sotto i 22kW. Spesso l’utilizzo è gratuito se si è clienti dell’esercizio. C=5 F=5
- Ionity: colonnine ultrafast da 350kw in veloce ascesa. Hanno un’intelligente dislocazione sul territorio e sono i primi a progettare vere stazioni di ricarica (oltre a Tesla ovviamente). Sono ancora poche e non tutte le auto arrivano a tali potenze di ricarica. Nel nord Italia sono già abbastanza presenti ed in continua espansione. Il servizio si paga ovviamente, ma la velocità di ricarica è di tutto rispetto. Una batteria da 50kW viene caricata in linea teorica in meno di 10 minuti. Il tempo di un pieno di carburante. C=3 F=5
- EnelX: probabilmente la rete di colonnine più diffusa in Italia ed in più grossa espansione. Presenta numerosi problemi legati ad una cattiva progettazione della dislocazione, trovandosi non di rado in luoghi scomodi o isolati. Molto presente nei centri urbani, in grandi città o nei centri commerciali. Potenza nominale di 22kW raramente raggiunta. I costi non sono bassi dovendo pagare anche per i minuti di permanenza e dal 1 marzo 2020 anche per i minuti di sosta senza ricarica. C=3 F=3
- Eva+: colonnine del circuito Enelx con potenza nominale di 50kW. Sono presenti in oltre 200 punti in tutta Italia (Febbraio 2020). In particolare presso centri commerciali Conad o altre catene. Stanno iniziando l’installazione in autostrada. A volte sono posizionate in luoghi davvero incomprensibili. C=3 F=5
- A22: in molte uscite dell’autostrada A22 sono presenti colonnine di ricarica gratuita da 50kW di potenza, assolutamente gratuite. Le postazioni di ricarica spesso sono anche fornite di colonnine EVA+ o EnelX. Si tratta di veri e proprie stazioni di ricarica con molte postazioni per le quali dobbiamo ringraziare il gestore della A22. C=5 F=5
- Lidl: questa catena rappresenta forse una delle reti di ricarica elettrica gratuita italiane più diffuse e comode. Sono poste nei centri commerciali Lidl con presenza soprattutto di colonnine da 11 o 22kW, in qualche caso hanno postazioni da 50kW. Totalmente gratuite, senza tessere o altro. Arrivi, attacchi, fai la spesa, riparti. Un servizio davvero interessante e da incentivare facendo la spesa in questi centri commerciali. C=5 F=5
- IperCoop ed altri: grazie ad una normativa stringente sono molti i centri commerciali che si stanno dotando di postazioni di ricarica per auto elettriche. Alcuni con postazioni EVA+ (Famila, Conad, altri), alcuni con postazioni Enelx (Ikea, Coop, Despar, Conad, altri). Altri ancora con postazioni specifiche. In alcuni casi tali postazioni sono assolutamente gratuite. Spesso per poter ricaricare è necessario richiedere un’apposita card o utilizzare un tessera di riconoscimento digitale (tessera sanitaria, carta di identità). I circuiti sono in forte espansione. C=5 F=3*
*: solo per i gratuiti
Chiudiamo con alcune considerazione: alcuni circuiti come Lidl e Coop utilizzano ampiamente impianti fotovoltaici. Il che vuol dire che la ricarica, almeno nominalmente, è fatta con energia verde al 100%. Preferiamoli. Se poi ci offrono ricarica gratuite ringraziamoli facendo la spesa da loro. Ci sono invece circuiti estremamente onerosi e costosi. Si può arrivare ad un costo di ricarica superiore ai 25€. Evitateli! Daremo un orientamento al mercato.
Circuiti di ricarica, tessere ed app
Abbiamo visto come la maggior parte delle colonnine elettriche richiede un sistema di riconoscimento/pagamento per essere utilizzate. Vediamo quelli più diffusi sul mercato ed anche qui due voti per convenienza (C) e facilità d’uso (F).
- EnelX: Per utilizzare le colonnine EnelX puoi installare l’app JuicePass e/o richiedere l’apposita card. Il costo di ricarica non è banale (rispetto agli altri operatori) ed i servizi che offre questa app non sono fantastici a nostro avviso. Hai però uno strumento di riserva in caso di necessità o malfunzionamento di una colonnina. Ti consiglio di installare l’app e di utilizzarla solo in casi di emergenza. Non ritengo invece utile la card. C=3 F=3
- NextCharge: a nostro giudizio la migliore app sul mercato. Completa e con tutto quello che serve. Ti offre anche la possibilità di richiedere una card che ricarichi dall’app stessa. Compatibile con la quasi totalità delle colonnine presenti in Europa ti segnala quelle gratuite, quelle in manutenzione o occupate, puoi programmare viaggi e soste e riversare il tutto sul tuo navigatore. Hai inoltre le recensioni degli utenti corredate di foto. Si tratta di un circuito in roaming che ti permette la ricarica presso tutti i punti disponibili e convenzionati (la quasi totalità). Non ha politiche di prezzo sue, ma applica quelle del gestore delle colonnine. Consiglio caldamente anche la card che si ricarica comodamente dall’app. C=4 F=5
- Duferco: un vero e proprio gestore di roaming. I prezzi sono molto più convenienti della gran parte dei gestori di mercato. Ti consiglio di valutare le varie proposte. L’app è completa e relativamente facile da utilizzare. A mio avviso la prima soluzione da utilizzare davanti ad una colonnina a pagamento. Potresti risparmiare molto. Si perché la stessa ricarica su colonnina EnelX, ad esempio, ma fatta con app Duferco ti costerà molto ma molto meno. Offre proposte sia a consumo che flat che vanno considerate caso per caso. Disponibile anche la WallBox con energia 100% verde. C=5 F=4
Installare una Wallbox per la ricarica domestica
Installare una Wallbox casalinga è spesso una soluzione di grande risparmio. Soprattutto se non hai a portata di mano una postazione di ricarica gratuita o hai un impianto fotovoltaico. I costi sono relativamente bassi se non ti appoggi al tuo concessionario o a grandi gestori come EnelX, che possono essere molto onerosi. Fai sempre una ampia ricerca di mercato. Considera anche con molta attenzione la necessità di aumentare la potenza disponibile. Entro certi limiti l’aumento è gratuito, cioè senza canone aggiuntivo, ma va in proporzione alla potenza richiesta. Quindi occhio ed informati prima.
Una wallbox di qualità dovrebbe offrirti le seguenti possibilità/funzionalità:
- Bilanciamento dei carichi di casa
- Programmazione degli orari di ricarica
- App per la telelettura del funzionamento della stessa
- Sistema di messa a terra specifico (spesso compreso nell’installazione)
Alcune wallbox possono darti anche la gestione in prelievo dalla tua auto. Cioè la tua auto diviene una vera e propria batteria tampone per fornire energia ai tuoi elettrodomestici quando è abbastanza carica e non ti serve per viaggi lunghi. Questa funzionalità non è supportata da molte auto ancora, ma certamente sarà uno dei servizi chiave a breve. Se la abbini ad un impianto fotovoltaico potresti, in linea teorica, azzerare totalmente i tuoi costi energetici e i tuoi impatti ambientali dovuti al consumo di energia elettrica. Attenzione, l’opportunità deve essere valutato da un esperto.
Infine considera di installare anche un impianto fotovoltaico. Soprattutto se la tua auto è in sosta durante le ore del giorno potrai davvero abbattere i tuoi costi e azzerare l’inquinamento della tua auto elettrica.
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Ecco per te alcuni link utili:
VaiElettrico: il punto di riferimento del settore
Forum Elettrico: un vecchio strumento tecnologico dove incontrare la community italiana
Uniamoci per contare: gruppo Facebook
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